Terracina – Colpi di fucile contro i braccianti agricoli. Arrestato imprenditore 35enne

TERRACINA – 12 OTT – Per intimare ai braccianti agricoli alle sue dipende di accelerare il lavoro di raccolta nei campi, o per intimorirli, non esitava a sparare verso di loro colpi di fucile.

E’ la pesantissima accusa a carico di un imprenditore agricolo di 35 anni, arrestato dagli agenti del Commissariato di Terracina nell’ambito di un operazione contro il caporalato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l’uomo sottoponeva  la sua manodopera, braccianti agricoli di nazionalità indiana, a condizioni degradanti sotto tutti i punti di vista. Gli operai  alloggiavano in strutture fatiscenti e come paga avevano cifre irrisorie.

Per sorvegliare i lavoratori l’imprenditore si avvaleva anche di alcuni “caporali”. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la vicenda grazie alla segnalazione di cinque braccianti agricoli, oggetto di vessazioni da parte dell’imprenditore e stremati per le condizioni in cui erano costretti a  vivere e lavorare. La situazione è degenerata nelle scorse ore.        All’ennesimo licenziamento di uno dei suoi operai, peraltro clandestino, l’imprenditore – secondo le accuse –  si è presentato nell’ alloggio dei braccianti  e, per dar loro una “lezione”, ha fatto fuoco all’indirizzo di alcuni operai, fortunatamente non colpendo nessuno.

Per spaventarli ancor di più – sostengono i poliziotti –  ha puntato il fucile alla gola degli stessi braccianti. L’incubo per quei lavoratori è finito grazie all’intervento della Polizia che ha fatto irruzione nella villa padronale dell’imprenditore agricolo. Il 35enne alla vista degli agenti non ha opposto resistenza ma alla richiesta di esibire il fucile a pompa legalmente detenuto, ne ha simulato il furto.

I successivi accertamenti hanno consentito di individuare i soggetti grazie ai quali l’uomo si era disfatto dell’arma.  Sono stati  rintracciati e denunciati per favoreggiamento personale e porto abusivo di arma, mentre l’arma rinvenuta è stata sequestrata.

I reati ipotizzati a carico del 35enne sono numerosi. Sfruttamento del lavoro, minaccia aggravata con l’utilizzo di arma da fuoco, lesioni personali, detenzione abusiva di munizionamento, omessa denuncia di materie esplodenti.