Alatri – Ferrari a noleggio con truffa, indagini concluse

ALATRI – 31 MAG – Voleva noleggiare una Ferrari per il suo 21esimo compleanno ma viene truffato e in pochi anni gli estorcono 160.000 euro. È successo ad Alatri e la vicenda risale all’agosto del 2017. I carabinieri della compagnia cittadina hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, nei confronti di quattro persone: un 25enne e un 32enne  di Alatri e un 36enne e un 37enne di Frosinone, indagate per “concorso in tentata truffa aggravata, truffa aggravata, estorsione, tentata estorsione, e favoreggiamento personale e reale”.

            L’indagine è partita dalla denuncia di truffa ed estorsione sporta da un 23enne del posto nei confronti del 25enne di Alatri, con conseguente arresto in flagranza di quest’ultimo, e denuncia del 37enne di Frosinone, in data 7 giugno 2018.

            I due, secondo l’accusa, avevano fatto credere al giovane che avrebbero potuto fargli noleggiare una Ferrari, attraverso una persona di fiducia, grazie ad un documento d’identità con la data di nascita falsificata, compatibile con la richiesta per guidare tale veicolo. In quel momento è iniziata l’odissea del giovane: ignoti hanno iniziato chiedergli soldi se non voleva che i documenti falsificati venissero consegnati alle forze dell’ordine. La vittima, in poco tempo, ha consegnato 25mila euro al 25enne di Alatri che faceva da tramite.

            Secondo le accuse il 25enne di Alatri e il 37enne di Frosinone sarebbero riusciti a sottrarre al giovane, con l’inganno, ma anche con la violenza, la somma complessiva di 160.000 euro. Di questi, 150.000 euro sono stati rinvenuti e  sottoposti a sequestro sui vari conti intestati al 25enne.

            Nei guai sono finiti anche il 32enne di Alatri e il 36enne di Frosinone per favoreggiamento che, secondo le indagini, hanno procurato una falsa documentazione che attestava vincite di denaro, da esibire all’Autorità Garante, per dimostrare la legalità delle somme sequestrate. Un modo per discolpare i due indagati che avevano messo in scena il fantomatico noleggio della Ferrari.