Anagni – Marangoni ritira i licenziamenti e chiede sei mesi di cassa integrazione

ANAGNI – 30 DIC – La mobilità per ora è stata revocata. La Marangoni, azienda di pneumatici con sedi ad Anagni e Ferentino ed un totale di 89 dipendenti, ha chiesto sei mesi di cassa integrazione in attesa dei sbloccare la vicenda relativa all’autorizzazione per il termovalorizzatore. In questo tempo di ammortizzatori sociali sarà la proprietà del sito anagnino insieme con le istituzioni a lavorare ad una soluzione condivisa. La decisione è scaturita da un incontro che si è tenuta in Regione a cui hanno preso parte anche Unindustria ed i sindacati.

            “Abbiamo raggiunto un risultato importante – sottolinea il segretario Ugl Valente – perché il ritiro dei licenziamenti ci permette di avere il tempo necessario per far ripartire gli impianti e salvare i posti di lavoro”. Sulla questione è intervenuta anche la Cisl, con il segretario della Femca Antonella Valeriani: “Non è una soluzione definitiva – ha affermato – siamo contenti ma ora occorre risolvere la questione dell’autorizzazione, altrimenti tra sei mesi ci ritroveremo al punto di partenza”.

            Nelle prossime settimane quindi i sindacati assicurano che monitoreranno la situazione, perché i primi mesi del 2020 saranno decisivi per il futuro dello stabilimento. “Terremo altissima l’attenzione sull’iter per le autorizzazioni – ha sottolineato Valente -. Siamo pronti ad alzare al massimo il livello della mobilitazione se non dovessero arrivare risposte certe delle istituzioni. Non possiamo assistere inermi al declino del territorio per colpa della burocrazia”.