Frosinone – Aggressione in carcere: insorge il Sappe

FROSINONE – 15 NOV – Una nuova aggressione nel carcere di Frosinone si è consumata nella giornata di mercoledì.

A ricostruire quanto accaduto sono stati i Franco d’Ascenzi e Piero Pennacchia, dirigenti del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.  Attraverso un comunicato hanno raccontato che mercoledì sera verso le ore 22,00, un giovane detenuto di origine straniera per un futile motivo ha dato  in escandescenza ed ha sputato in faccia all’Agente di Polizia Penitenziaria addetto alla Sezione. Il poliziotto – dicono i dirigenti del sindacato –  è stato colpito all’ occhio sinistro con la saliva, potenzialmente infetta: ha inoltre riportato una ferita alla mano destra per chiudere lo spioncino della cella.

Il collega è dovuto ricorrere al Pronto soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone che gli ha riconosciuto una prognosi di 5 giorni e la prescrizione di ulteriori accertamenti clinici.  

Dopo questa ennesima aggressione attraverso D’Ascenzi e Pennacchia, il  personale di Polizia Penitenziaria in servizio a Frosinone fa sapere di essere stanco. Non si capisce, dicono, per quale motivo se a sbagliare è un poliziotto vengono immediatamente adottate tutte le procedure disciplinari, dalla sospensione temporanea, alla destituzione dal servizio, mentre per i delinquenti che ogni giorno aggrediscono i tutori dell’ordine la giustizia è lenta e spesso inefficace”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà al poliziotto contuso e denuncia: “La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie”.