Frosinone/Latina – Morti sul lavoro, i sindacati: “Sono cifre da guerra”

FROSINONE/LATINA – 03 SET –  Come un bollettino di guerra si contano i morti che cadono al fronte. Aumenta il numero delle vittime sul  posto di lavoro: 599 i morti nei primi 7 mesi dell’anno. 4 le vittime ciociare. Altrettante in provincia di Latina. Sono numeri impietosi quelli diffusi in queste ore dall’Inail che provocano la reazione dei rappresentanti del lavoratori.

Per il  SEGRETARIO GENERALE DELLA FILCA CISL DI FROSINONE, ATTILIO VALLOCCHIA queste sono cifre da guerra.  Rispetto agli ultimi anni sono in aumento il numero degli incidenti mortali nel settore delle costruzioni. All’infortunio mortale di Ripi   dove ha perso la vita Franco Di Palma, 57 anni, padre di due ragazzi, travolto da metri di terra mentre effettuava degli scavi, oggi a Frosinone  due operai sono rimasti feriti gravemente colpiti da un mezzo meccanico mentre stavano effettuando lavori per la costruzione di una palazzina. Ma non solo.  Dall’inizio dell’anno altri tre operai ciociari hanno perso la vita mentre si trovavano al lavoro: Antonio Petruzzelli e Salvatore Vani,investiti lo scorso 4 agosto lungo le corsie dell’autostrada a Bologna mentre lavoravano al posizionamento della segnaletica stradale e Dino Cinti di 51 anni a Torre Cajetani lo scorso 6 aprile mentre stava riparando le tegole sul tetto di un ‘abitazione.

Drammatica anche la situazione  in provincia di Latina. L’ultimo in ordine di tempo l’incidente accaduto a Fondi dove un uomo è morto a causa di un’esplosione all’interno di una cella frigorifera mentre il figlio è rimasto gravemente ferito. Si tratta del secondo incidente mortale nelle ultime due settimane  sul territorio pontino

 Per Vallocchia della Cisl serve  una maggiore collaborazione e sinergia per i controlli sui posti di lavoro da parte degli enti ispettivi.

Anche se, evidenzia il Segretario Regionale UGL Lazio Armando Valiani, il problema va risolto a monte, con una cultura della sicurezza sui posti di lavoro. Un Governo così come una Regione sensibili a temi così importanti dovrebbero inserire nei programmi scolastici – chiede Valiani – oltre all’educazione civica anche ore dedicate alla sicurezza sul lavoro, parlando così da subito ai giovani studenti che in futuro saranno lavoratori.

 Investire dunque in  formazione e informazione. E in questa direzione devono remare tutti. Aziende, lavoratori, sindacati, politica, istituzioni e scuola.