Regione – Bollette Valle del Liri: le bollette 2014/2018 non si pagheranno, quelle 2019 sì

REGIONE – 15 NOV – Le bollette del consorzio di bonifica valle del Liri per l’annualità 2019 vanno pagate, anche da chi finora non aveva mai pagato. Si legge questo tra le righe del comunicato della Regione Lazio. I sindaci proveranno comunque a giocare le loro carte, ma tutto sembra già scritto.

Le richieste di pagamento stanno arrivando in questi giorni, anche a quelli che le hanno ricevute per la prima volta lo scorso anno e che dopo la grande mobilitazione che c’è stata sono riuscite a vederle annullate.

La nota della regione parte dalla buona notizia: nessuna riscossione dei ruoli relativi alle annualità dal 2014 al 2018. quello che già si sapeva quindi, ma che è stato formalizzato in mattinata dalla Regione con l’approvazione di una delibera del Consorzio di Bonifica che stabilisce la variazione in diminuzione dell’esercizio finanziario 2019. L’atto adesso passa al vaglio della Commissione consiliare competente per l’approvazione definitiva e successiva esecutività.

Fino al 2018 quindi non si deve pagare. Ma è nelle righe successive che si annida la brutta notizia: “resta confermata invece la richiesta avanzata per l’anno in corso, ovvero il 2019“.

Questo perché – si legge nella nota – il Consorzio di Bonifica e la Regione Lazio hanno effettuato una precisa ricognizione cartografica per verificare le posizioni contributive dei soggetti che, ai sensi del diritto tributario statale, sono tenuti al versamento di questi tributi.

I sindaci sono di parere opposto: le bollette infatti stanno arrivando anche in zone che erano state già al centro del dibattito perché urbanizzate. Ritengono quindi che gli errori nelle cartografie restino e che non si sia tenuto conto di tante questioni: come i piani regolatori non aggiornati, solo per citare un esempio. Il sindaco di Pontecorvo aveva chiesto al collega di Cassino di convocare la consulta dei sindaci, seguito poi anche da quello di Aquino. Enzo Salera, lunedì provvederà a farlo, ma questa nota della regione ha spiazzato un po’ tutti.