Frosinone – Accusati della rapina al calciatore Ounas, cinque tifosi ai domiciliari

FROSINONE – 13 LUG –  Sono finiti ai domiciliari con l’accusa di aver rapinato il calciatore del Napoli Adam Ounas: si tratta di cinque tifosi del Frosinone. I fatti contestati avvennero il 28 aprile scorso al termine della gara di calcio di serie A tra Frosinone e Napoli.

Gli arresti domiciliari sono scattati nei confronti di cinque soggetti appartenenti ad alcuni gruppi organizzati della tifoseria “canarina”.

Tra gli indagati anche il tifoso già fermato all’indomani della partita perché ritenuto l’ autore del lancio di sassi contro le forze dell’ordine effettuato durante i tafferugli che avevano contrassegnato il fine partita.

Secondo la ricostruzione della Polizia quel giorno, dopo le tensioni a causa della falsa notizia, circolata tra la tifoseria locale, del furto di una bandiera ad opera di un gruppo di tifosi napoletani, alcuni supporters presenti in Curva Nord erano usciti poco prima del termine del match dirigendosi in via Fabi, dove erano parcheggiate le autovetture dei tifosi napoletani, con l’intenzione – secondo la ricostruzione degli inquirenti –  di scontrarsi con la tifoseria ospite.

A sbarrare la strada ai tifosi i reparti delle forze dell’ordine costretti ad effettuare anche alcuni interventi di alleggerimento per contenere i più facinorosi. Il tutto filmato dalla polizia scientifica. Nel frangente, un gruppo di tifosi, ritornando in direzione dello stadio, nella zona interdetta al transito, intercettava il calciatore Ounas, uscito dall’impianto sportivo per salutare alcuni parenti ed amici, che ancora indossava la divisa del Napoli.

Incuranti della presenza delle telecamere di sorveglianza e delle forze dell’ordine, i cinque soggetti – dicono ancora gli inquirenti –  avevano derubato Ounas, strappandogli di dosso lo zaino e facendo cadere il giocatore che aveva riportato una lieve ferita al ginocchio. Gli agenti della Digos nel frattempo avevano recuperato lo zaino, restituendolo al giocatore.

Le indagini sviluppate dalla Digos, attraverso l’analisi dei filmati della scientifica e del sistema di videosorveglianza cittadino, permettevano di ricostruire l’esatta dinamica del fatto. Per ulteriori riscontri, nei giorni scorsi, erano state  effettuate delle perquisizioni presso le abitazioni dei cinque tifosi: nel corso delle stesse erano stati recuperati gli abiti indossati durante i fatti contestati.

In queste ore l’epilogo della vicenda con l’esecuzione delle misure cautelari nei confronti dei tifosi, tutti di Frosinone, per i quali il Questore di Frosinone ha adottato la misura preventiva del DASPO per la durata di cinque anni.