Covid – Il nuovo appello della Asl di Frosinone: “Ora proviamo ad abbattere i contagi”

Sull’emergenza Covid 19 in Ciociaria interviene di nuovo la Asl di Frosinone:

«Siamo anche oggi a 2700 tamponi eseguiti, come a quanto accadutonella settimana appena trascorsa; in data odierna si registrano 220 positivi. Ci conforta la stabilità del numero a parità di tamponi eseguiti, ma dobbiamo provare a scendere e abbattere i contagi.

Troppe persone giungono in pronto soccorso, ed il personale, instancabile, lavora h24, molto più che nelle altre ondate, per assistere tutti e al meglio. Il lavoro più grande si svolge proprio tra Pronto Soccorso, reparti e Case di cura accreditate in rete con noi. Importantissimo il ruolo del Bed Manager che trova posti adeguati al tipo di assistenza. 

Siamo tutti sotto una grande pressione lavorativa; stiamo gestendo, infatti, oltre 850 ricoverati per Covid e non. Per questo, ancora una volta, chiediamo alle persone di ascoltarci: bisogna rispettare un isolamento rigoroso, i positivi devono portare la mascherina anche in casa, usare solo stoviglie usa e getta, isolarsi in stanze con porte chiuse evitando rapporti con gli altri, areando la stanza più volte al giorno, usando servizi igienici separati e senza condividere oggetti con gli altri. Il consiglio è di avere, al massimo, il contatto protetto con un solo familiare per esigenze indispensabili. È opportuno rilevare la temperatura due volte al giorno, tenendo un piccolo registro e consultarsi sempre col proprio medico sull’andamento della propria situazione e sulla terapia necessaria. Nel caso in cui si manifestassero sintomi, come febbre alta oltre 38°C contattare il proprio medico e, se necessario, chiamare il 118.

Fondamentale è non uscire di casa se positivi o se ancora non si è ricevuto l’esito del tampone.

Chiunque venga a conoscenza di essere stato a contatto con un positivo deve rispettare l’isolamento fino all’esito del tampone. È necessario bloccare il contagio.

Separati, isolati per non diffondere il contagio, neppure in famiglia.

La ASL ha fatto partire una collaborazione fra specialisti e medici di famiglia per specializzare al meglio l’assistenza domiciliare.