“Stiamo bene. Il danno più grande resta quello emotivo. Il dispiacere nel mancato apprezzamento di chi corre in strada per salvare una vita”. Parole piene di amarezza quelle di Vincenzo di Girolamo, il medico del 118 che domenica con la sua collega Giorgia Castaldi è stato aggredito durante un soccorso a Terracina. Di Girolamo sottolinea come proprio quel dispiacere resti l’unica ferita che hanno riportato entrambi.
L’aggressione è stata compiuta da un uomo in evidente stato di ebbrezza ed ha avuto una fine solo grazie all’intervento della polizia. “Ringrazio il nostro commissariato – ha scritto ancora Di Girolamo su Facebook – che ha evitato che la situazione degenerasse ed i numerosi amici intervenuti per darci supporto”. L’equipaggio del 118 si stava recando a dare soccorso ad un bimbo colto da convulsioni quando un uomo, con la sua auto, ha dapprima bloccato l’ambulanza e poi ha aggredito il medico.
Di Girolamo, che non ha reagito, ha sottolineato anche questo fatto: cosa sarebbe successo, si chiede, se avessi risposto all’aggressione? “Magari sarei stato segnalato all’ordine rischiando il posto. Questo è deplorevole, noi medici, infermieri, autisti e soccorritori, non siamo ancora abbastanza tutelati”. L’ultimo pensiero va alla prevenzione e all’educazione delle nuove generazioni: “Occorre più rispetto per chi domani potrebbe soccorrervi, educhiamo i nostri figli ad apprezzare chi lavora in sirena”.





