Veroli – Uccise lo zio per questioni di confine, 16 anni a Dell’Uomo

16 anni di reclusione. È la condanna inflitta dal Gup del Tribunale di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante, nei confronti  di Alessandro Dell’Uomo, la guardia giurata di 49 anni imputata – nel processo con rito abbreviato –  per l’omicidio dello zio Silvio Scaccia, 85 anni, e per il tentato omicidio del figlio della vittima, Mariano Scaccia. I fatti avvennero a Castelmassimo di Veroli, l’anno scorso.

La sentenza del Gup ha ricalcato la richiesta fatta dalla pubblica accusa, rappresentata dal pm Vittorio Misiti, che nella requisitoria del 30 giugno aveva chiesto proprio 16 anni di carcere per Delll’Uomo. Nella sentenza sono state escluse le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi per il 49enne.

La tragedia  avvenne il 9 giugno del 2024. Una lite sfociata nel sangue a Castelmassimo di Veroli, in una stradina non distante dalla superstrada Sora-Ferentino.Una lite – secondo l’accusa – per questione di confine e per un passaggio bloccato da un’auto. Dell’Uomo avrebbe sparato in totale 9 colpi quella mattina del 9 giugno di oltre un anno fa.

Il 49enne è difeso dall’avvocato Tony Ceccarelli. Si attendono le motivazioni ma l’imputato  – a quanto si apprende non farà appello. In considerazione del rito ci sarà un ulteriore sconto di un sesto, che poterà la pena a a 13 anni e 4 mesi. Il legale di parte civile è Dario De Santis.