Frode con il superbonus 110 per cento. Sono sei le perone denunciate dalla Guardia di Finanza di Velletri nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale procura.
Sequestrati 500.000 euro e un immobile situato nel centro storico di Nemi, in esecuzione di un prov-vedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri.
Secondo le ipotesi l’ immobile, privo dei requisiti previsti dalla normativa all’epoca vigente, avrebbe beneficiato indebitamente dell’agevolazione fiscale (il “Superbonus 110%”) pari a circa 448.000 euro.
La frode – stando alle accuse – è stata commessa grazie alla compiacenza del rappresentante legale della società incaricata della realizzazione dei lavori e del “direttore dei lavori”, che avrebbero tutti concorso alla falsificazione della documentazione occorrente per l’ottenimento del credito d’imposta e dei conseguenti titoli abitativi per eseguire l’intervento edilizio.
Nell’abitazione di uno degli indagati, sono stati rinvenuti oltre 85.000 euro in contanti, che gli investigatori ritengono il provento della truffa.
Dopo il sequestro, i proprietari hanno fatto montare un’impalcatura provvista di telo ombreggiante, per occultare il cartello che riportava le informazioni sul sequestro.
Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo dei reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e di falso in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale, nonché di violazioni al “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, alla “Legge quadro sulle aree protette” e al “Testo Unico Edilizia”.





