Basso Lazio – Cassa integrazione: + 28% nel pontino, + 72 in ciociaria. L’allarme della Uil

Quasi 30 punti percentuale in più nel pontino, oltre 72 in ciociaria: è questo l’aumento sostanzioso che si regi-stra nel primo semestre dell’anno nelle ore di cassa integrazione concesse dall’Inps a lavoratrici e lavoratori del basso Lazio.
A dirlo è la Uil sulla base dei numeri emersi dallo studio del Servizio lavoro, coesione e Territorio del sindaca-to.
La peggiore performance regionale la registra la Tuscia, con un incremento del 82,5%, segue la Ciociaria con una crescita delle ore di cig pari a 72,4%, terza è la provincia pontina con un + 28,2.
Segno opposto invece per la Sabina e la provincia di Roma, che – complice il Giubileo – rispettivamente hanno registrato contrazioni pari a meno 23,3% e meno 11,3%.
Luigi Garullo, Segretario generale della Uil di Latina sottolinea come i numeri odierni sono solo lo specchio di un andamento già evidenziato dai precedenti report che racconta di una continua e costante sofferenza del tessuto produttivo del basso Lazio che non riesce ad assicurare continuità occupazionale per lavoratrici e la-voratori
In più, aggiunge Garullo, preoccupa il mancato inserimento delle province laziali nella Zes, un’area strategica pensata per attrarre investimenti e incentivare la crescita economica nel Sud Italia ma che ha visto l’ingresso anche di Umbria e Marche. “Una misura – sostiene il segretario Uil – di cui il territorio ha assoluta necessità”.