Anagni – Novo Nordisk, la Filctem Cgil scrive al Presidente Rocca

Gent.le Presidente Rocca,

L’ Annuncio del nuovo CEO di Novo Nordisk Mike Doustdar di 9000 esuberi in tutto il gruppo e più complessivamente su una ristrutturazione del business nel mondo, inonda di preoccupazione i lavoratori del sito di Anagni.
La Filctem CGIL di Frosinone e Latina Le scrive, Presidente Rocca, per chiedere di convocare un tavolo con la società di Anagni Novo Nordisk con urgenza. Le informazioni parlano di un radicale cambio di rotta strategica: da un grande progetto di espansione, ad un grande progetto di tagli di risorse economiche per investimenti e umane, con 9000 licenziamenti!

Questo potrebbe avere effetti decisivi sul progetto Fill and Finish Expansion riconosciuto proprio dal Governo come di interesse strategico Nazionale lo scorso marzo. Tale progetto ricordiamo, si basa su un investimento dichiarato da oltre 2 miliardi di Euro da parte di Novo Nordisk, destinato alla trasformazione dello stabilimento di Anagni (ex Catalent) in uno dei tre hub produttivi globali principali dell’azienda danese, con una stima di 1.500 nuovi posti di lavoro qualificati, con ricadute rilevanti per l’economia e il tessuto industriale del territorio. A seguito dell’annuncio del CEO, sembrerebbe che la parte preminente del progetto di espansione sia stata messa in pausa, per non meglio definite tempistiche di ulteriore valutazione. L’Azienda non ha fornito ancora dettagli in merito, ma se ciò fosse confermato, significherebbe che resterebbe in piedi solo l’edificio nuovo già oggetto di investimento da parte della ex catalent, mentre l’intero progetto di nuova realizzazione con gli annessi posti di lavoro e indotto correlato, non avrebbero più alcun futuro. E questo solo dopo 5 mesi dagli annunci inerenti il progetto e la presa in carico del governo come investimento di interesse nazionale che ha richiesto la sua nomina quale Commissario ad acta Presidente Rocca.

Ancor più preoccupante di tali tempistiche e modifiche repentine, è l’assenza di un definito e consolidato piano industriale per il sito di Anagni: il sito è infatti ancora impegnato nella produzione di farmaci per conto terzi per onorare gli impegni in essere, ma restano a questo punto ancor di più, fumose le prospettive rispetto ai reali volumi produttivi del farmaco Novo Nordisk ad oggi al centro di numerose sfide non semplici da affrontare, dalla concorrenza di Eli Lily, del pasticcio legato alle mancate forniture e relativa autorizzazione USA al mercato del compounding (preparazione galenica personalizzata), alle cause legali che ne sono derivate, ai dazi e alla scarsa reattività rispetto alla frenetica dinamicità del mercato, seppur il sito di Anagni è in possesso di tutte le competenze e professionalità per affrontare queste dinamiche, le quali sono rimaste imbavagliate nella confusione che la compagnia ha prodotto negli ultimi mesi nella sua massima espressione manageriale.

Le preoccupazioni appaiono ancor più reali tenuto conto che qualora fosse confermato il blocco del progetto di espansione ad Anagni, questo significherebbe non solo potenziali conseguenze sulla forza lavoro ad oggi allocata a gestire tali attività, ma anche sull’intero piano industriale rispetto al sito che resterebbe quindi con il precedente edificio di proprietà ex BMS poi Catalent, e solo il nuovo edificio di 6000 mq (realizzato con Catalent) già oggetto di sfortunato precedente con il progetto DS della Catalent.
Tutto questo non può che portarci ad un urgente necessità di ricevere informazioni chiare e dettagliate da parte della Compagnia e del nuovo CEO, che hanno ricevuto dal primo giorno di acquisizione il massimo impegno del personale e delle istituzioni tutte, e un fermo impegno delle forze congiunte per far sì che gli impegni restino onorati e che non ci sia alcun impatto sul personale di sito e dei relativi investimenti.

Non dimentichiamo che il sito di Anagni è stato oggetto in 5 anni di due acquisizioni importanti, e le sue persone che sono il reale valore, hanno sempre dimostrato di avere le capacità e le competenze giuste per poter affrontare ogni sfida. È il fiore all’occhiello nel settore e nel territorio, e questo valore unico va preservato e garantito più di ogni cosa, le istituzioni hanno il dovere di vigilare e di acquisire la governance di tali processi di acquisizione da parte delle grandi multinazionali, non possiamo subire cambi di rotta improvvisi dall’alto, è il momento di essere parte attiva delle decisioni che impattano sul nostro territorio sulla nostra economia e sulle nostre persone e le loro famiglie.
Come oo.ss siamo fiduciosi che il progetto possa essere confermato e, il permanere del Dott. Enrico De Ferrari e della Dott.ssa Barbara Sambuco attuale management, sono la unica garanzia per noi sul fatto che non ci sarà alcun tentennamento sul processo di espansione e consolidamento industriale.

Per quanto sopra, si richiede urgente incontro con la Regione Lazio con la vostra presenza, unitamente alla Direzione Aziendale di Anagni di Novo Nordisk per i dovuti chiarimenti e informazioni ufficiali sul futuro del sito di Anagni, con il fermo impegno della scrivente/i organizzazione/i su ogni passo che la compagnia effettuerà e su tutte le dovute garanzie inerenti le misure occupazionali attuali e future del sito.

Frosinone 23Sett.2025