Gli abusi emersi dalla prima parte delle indagini non erano i soli secondo la polizia, oggi sono arrivate altre tre ordinanze di custodia cautelare. La vicenda è quella della ex caposala di un reparto del “Goretti” di Latina che, insieme ad un 36enne e ad una 30enne di Velletri, erano finiti in carcere con le accuse di violenza sessuale su minore e pedopornografia.
I tre erano finiti in carcere, a Rebibbia e Velletri, nel giugno scorso. La caposala, 43enne di Latina, era accusata di abusi sessuali nei confronti di un minore di 16 anni, l’uomo, legato sentimentalmente a quest’ultima, insieme alla moglie invece, secondo le accuse scambiavano materiale foto e video di quegli abusi con la 43enne. Dopo gli arresti le indagini erano proseguite, analizzando soprattutto i dispositivi elettronici dei tre accusati e sono emersi nuovi elementi.
Secondo le accuse è emerso un nuovo caso, commesso nel marzo scorso, nel quale un altro minore era stato abusato dai tre. Violenze filmate dagli stessi e presenti nei loro telefonini. Il GIP, una volta ricevuto il materiale dalla procura di Roma, ha emesso il nuovo provvedimento, notificato in carcere dagli agenti della squadra mobile di Latina.
Un nuovo filone di una indagine che era scattata su impulso della Asl che, temendo abusi subiti dalla caposala, visti alcuni lividi ed atteggiamenti strani, aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Le indagini partite nei mesi scorsi non si sono quindi mai fermate ed oggi, con il nuovo caso scoperto, la posizione dei tre insospettabili fino al giugno scorso, si aggrava ulteriormente.





