Consegnati in mattinata i lavori per il secondo applicativo degli interventi di bonifica dell’ex cartiera “Vita Mayer” nel centro di Ceprano. Si tratta della seconda fase di un intervento che porterà alla rimozione della copertura in amianto di un fabbricato esteso per circa due ettari e mezzo, nel centro della città e a ridosso del fiume Liri. Una delle opere che rientra nella bonifica del SIN Valle del Sacco. I lavori hanno un importo che sfiora i 560 mila euro.
Una struttura chiusa nel 1977 e che da quel momento è rimasta abbandonata ed in parte venne sequestrata. Sin dal 2010, dopo un sopralluogo ARPA, venne documentata la presenza di amianto, con un forte rischio di aerodispersione nocivo per la salute pubblica. L’allora sindaco emise un’ordinanza per l’incapsulamento e la rimozione di quell’amianto, procedura rimasta per anni inevasa.
Poi è arrivato il sito di interesse nazionale ed i successivi passi che solo in questo 2025 hanno portato alla fase esecutiva dei lavori. Il primo passo, quello della rimozione dell’amianto dai capannoni al di sotto di via Riviera Liri è stato concluso qualche settimana fa. Ora parte la seconda fase, quella più corposa, riguardante il corpo principale della struttura. “Con questo intervento – ha sottolineato l’Assessore Regionale Ghera – diamo seguito al lavoro della Regione in accordo col ministero ed il comune di Ceprano. Si tratta di un impegno preso dalla Giunta che intendiamo portare a termine”.
Soddisfatto il sindaco di Ceprano Marco Colucci: “E’ un segnale di sinergia istituzionale, continuità ed impegno, verso un obiettivo che la nostra comunità attende da anni. Grazie alla Regione Lazio, questo è un passo decisivo per la sicurezza, l’ambiente e la bellezza della nostra città”.





