Roma – Furti digitali ai bancomat, arrestati tre cyber criminali

Furti digitali agli sportelli bancomat: i Carabinieri del Gruppo di Frascati, su delega dei magistrati della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza – emessa dal G.I.P. del Tribunale capitolino, nei confronti di 3 uomini, di nazionalità romena. Sono accusati di aver commesso alcuni furti, compiuti presso vari sportelli bancomat, nella Capitale e su tutto il territorio nazionale, con la tecnica conosciuta con gli pseudonimi di “Jackpotting” o “Cashout”.

È una tecnica usata da cyber criminali negli Stati Uniti e in vari paesi europei: dopo aver manomesso fisicamente lo sportello bancomat, viene introdotto un malware o un dispositivo che impartisce comandi al software dell’istituto di credito, inducendo la macchina ad erogare banconote. Perché ciò avvenga è necessaria la presenza di persone sul posto che operano i collegamenti fisici e di complici collegati da remoto che operano il collegamento informatico tra il sistema operativo dell’ATM e il malware inoculato, obbligando il macchinario ad erogare denaro. L’indagine è stata avviata in seguito a due tentativi di furto commessi in danno di un istituto di credito di via Casilina a Roma ed attuati con lo stesso modus operandi.

La Procura di Roma ipotizza l’esistenza di una vera e propria organizzazione in cui due sono sospettati di essere i capi, i promotori e gli esecutori, e il terzo soggetto solo esecutore della manomissione degli sportelli bancomat.

Due degli indagati sono stati arrestati in esecuzione di un Mandato d’Arresto Europeo emesso dalle Autorità del Belgio, dove – stando alle ipotesi – hanno commisero reati analoghi nel novembre del 2021.