Controlli a tappeto dei Carabinieri del NAS di Latina nella provincia pontina: tre le attività finite nei guai per gravi irregolarità igienico-sanitarie, due di queste chiuse immediatamente.
Nel mirino dei militari, un ristorante-pizzeria del litorale sud dove le cucine erano sporche e deteriorate, con residui di lavorazione e carenze strutturali.
Ma l’aspetto più grave è l’uso di acqua prelevata da un pozzo privato, senza alcuna certificazione di potabilità: un rischio serio per la salute dei clienti.
L’attività è stata sospesa e oltre 50 chili di alimenti privi di tracciabilità sono stati sequestrati.
In un bar-pasticceria, sempre sul litorale a sud, i NAS hanno accertato l’assenza del manuale HACCP, documento obbligatorio per garantire la sicurezza degli alimenti.
Per il titolare è scattata una multa da 2.000 euro.
Situazione ancora più critica in una pasticceria del nord pontino: laboratorio sporco, pentolame incrostato e prodotti senza tracciabilità. Anche qui, sospensione immediata dell’attività e sequestro di 30 chili di alimenti.
In totale, sono state elevate sanzioni per oltre 8.000 euro, due i locali chiusi.
Un’operazione – spiegano i Carabinieri del NAS – che rientra nel costante impegno per tutelare la salute dei consumatori e garantire la sicurezza alimentare in tutta la provincia di Latina.





