Frosinone – SIN Valle del Sacco, Aldo Mattia incontra il direttore Arpa

Il deputato di Fratelli d’Italia, Aldo Mattia ha incontrato Tommaso Aureli, direttore generale di Arpa Lazio, l’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale del Lazio. L’incontro scaturisce dall’impegno di Mattia per arrivare alla riperimetrazione riduttiva del SIN della Valle del Sacco e fa seguito a quelli con il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli e il primo cittadino di Anagni, Daniele Natalia.

«L’incontro con i sindaci di Frosinone e Anagni – spiega Aldo Mattia –  era finalizzato a stimolare le rispettive strutture tecniche per agevolare le analisi delle acque irrigue nei due territori e far sì che vengano comunicati i risultati agli enti competenti i quali hanno già acquisito i dati degli altri 17 Comuni delle province di Frosinone e Roma i cui territori ricadono nel perimetri del SIN della Valle del Sacco. In tal senso, ho ricevuto piena disponibilità da Mastrangeli e Natalia per cui sono certo che gli uffici tecnici e la Polizia Locale siano già stati mobilitati. Per arrivare alla riperimetrazione riduttiva richiesta, occorre che i dati confermino il miglioramento dello stato di qualità delle matrici ambientali, non solo in relazione alle falde acquifere ma anche in relazione al suolo e al sottosuolo. In quest’ottica, ho incontrato il direttore dell’Arpa  per sapere a che punto fosse la raccolta dei dati sui campionamenti dei terreni dopo le anticipazioni dei primi monitoraggi. Ho appreso con soddisfazione che siamo in dirittura d’arrivo e ritengo che siamo anche sempre più vicini a raggiungere l’importante obiettivo della riperimetrazione riduttiva. Su questo tema  – conclude Mattia – ribadisco che non mollerò fino a quando, nel rispetto delle esigenze di tutela ambientale, non si porrà la parola fine alle tematiche tecnico/politiche che limitano la vita di famiglie e imprese lungo un territorio di 7.200 ettari in 19 Comuni vincolati nell’area SIN».

«Ringrazio per la visita l’onorevole Aldo Mattia – dichiara Tommaso Aureli, direttore generale di Arpa Lazio – e posso confermare che consegneremo la nostra relazione finale ed invieremo i dati alla Regione entro la fine dell’anno. La serie di campionamenti nel tempo e di analisi del terreno non ha evidenziato sostanziali differenze nei punti all’interno e all’esterno del SIN della Valle del Sacco per quanto concerne la composizione di metalli e metalloidi. Si tratta di dati paragonabili tra loro in relazione ai limiti previsti per i vari contaminanti».

All’inizio del 2026, dunque, il Ministero per l’Ambiente potrebbe ricevere tutti i dati scientifici utili e necessari per ridisegnare in maniera riduttiva il SIN della Valle del Sacco, qualora come pare che sia non figurino marker di natura antropica ossia indicatori di fenomeni causati dalle attività dell’uomo in contrasto con i processi naturali.