DICHIARAZIONI ON. ALDO MATTIA: “La Zls un punto di partenza: stiamo lavorando a un disegno di legge per l’estensione della Zes a livello nazionale” – L’incontro con il segretario generale UGL Frosinone, Enzo Valente.
“Il varo della ZLS, Zona Logistica Semplificata – dichiara l’onorevole Aldo Mattia, deputato di Fratelli d’Italia – deve rappresentare un punto di partenza e non certo un punto di arrivo per la provincia di Frosinone. Si tratta di un provvedimento importante per il quale ci siamo battuti e che porterà indubbi benefici alle aziende del territorio. Ringrazio il governo della premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca per aver accolto le nostre istanze. Tuttavia, da sola la ZLS non risolve la situazione di preoccupante squilibrio economico della Ciociaria con un calo di competitività per il mancato utilizzo delle agevolazioni della ZES (Zona Economica Speciale circa 10 miliardi di Euro in totale) di cui beneficiano le realtà produttive di altre regioni, a cominciare da quelle della vicina Campania. Siamo circondati e sofferenti per la pesante crisi del settore dell’automotive, l’aumento esponenziale delle ore di Cassa Integrazione, i redditi medi in discesa e inferiori alla media nazionale, la progressiva diminuzione del numero delle imprese e degli artigiani. L’obiettivo primario resta quello dell’estensione della ZES al nostro territorio. Anche perché saranno 49 i comuni del Lazio a beneficiare della ZLS di cui 18 in provincia di Frosinone. Gli ordini del giorno in Parlamento per l’estensione della ZES alle province di Frosinone e Latina, sono stati importanti ma danno un indirizzo e non una risposta concreta. In questo senso – rivela Mattia – come Fratelli d’Italia stiamo lavorando alacremente con il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti al fine di arrivare all’approvazione di un disegno di legge per l’estensione della ZES a livello nazionale a tutte quelle zone che presentano le descritte situazioni di crisi e di mancanza di competitività in quanto penalizzate per la considerazione dei dati economici su base regionale e non provinciale. E ce sono anche in Lombardia e in Veneto. E’ quanto ho rappresentato al segretario generale Ugl Frosinone, Enzo Valente dopo essermi complimentato per il loro recente convegno “Costruiamo il domani con la ZES: opportunità di sviluppo e prospettive per il lavoro”. “Abbiamo incontrato con molto piacere il deputato Aldo Mattia – dichiara Enzo Valente – e ascoltato con attenzione il suo punto di vista sulla vicenda. Per l’UGL questo confronto rappresenta una nuova tappa della mobilitazione che stiamo portando avanti per convincere le istituzioni ad inserire Frosinone e tutto il Basso Lazio nella ZES. Un provvedimento che riteniamo fondamentale per aiutare il territorio ad uscire da una crisi economica sempre più evidente e pesante. Siamo consapevoli che il cammino è lungo e che ci vorrà tempo per tagliare il traguardo. Allo stesso modo riteniamo che le condizioni per inserire le province laziali nella ZES ci siano tutte come è stato più volte sottolineato nel corso del convegno. Abbiamo spiegato all’onorevole Aldo Mattia il nostro progetto di un tour nei 91 comuni della provincia per sensibilizzare le cittadinanze e chiedere ai Consiglio Comunali di deliberare per chiedere l’estensione della ZES perché l’approvazione della ZLS è un provvedimento che non può e non deve in nessun modo mettere in discussione l’accesso alla ZES”.
FratStiamo lavorando per un’integrazione della Zes a livello nazionale perché è solo la provincia di Frosinone partenza e
preoccupante fragilità con la concreta possibilità che la provincia di Frosinone, già sofferente per la pesante crisi del settore dell’automotive, precipiti in una maggiore situazione di difficoltà, qualora si determinasse anche uno squilibrio per il mancato utilizzo delle agevolazioni della Zes (circa 10 miliardi di Euro in totale) di cui beneficiano le realtà produttive di altre regioni, a cominciare da quelle della vicina Campania. La delegazione di Fratelli d’Italia composta dagli onorevoli Massimo Ruspandini, Paolo Pulciani e Aldo Mattia ha per perorare la causa di un ampliamento della Zes, Zona Economica Speciale Unica con l’inserimento della provincia di Frosinone. O, in subordine, l’adozione di altre misure economiche e fiscali speciali per il territorio. “Abbiamo portato all’attenzione del Ministro – hanno dichiarato i tre deputati –
una serie di recenti dati ufficiali che fotografano la situazione di crisi della Ciociaria e la necessità che non venga esclusa dalla Zes. Uno studio dalla Uil sui dati dell’Inps, testimonia l’aumento esponenziale delle ore di Cassa Integrazione nella provincia di Frosinone (+72,4%), nel primo semestre del 2025 rispetto al primo semestre del 2024. Un report dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia sui redditi medi più alti d’Italia, pone Roma nelle prime posizioni di classifica tra le 119 città italiane capoluogo di provincia e al secondo posto assoluto in relazione al prelievo fiscale per l’Irpef a carico delle persone fisiche con 7.383 Euro mentre il valore della provincia di Frosinone è pari quasi alla metà (4.463 Euro) e inferiore alla media nazionale (5.663 Euro) con il 79° posto nella graduatoria. Il reddito medio è di 28.643 Euro per Roma (7° posto) e 21.066 per Frosinone (76° posto). La performance di Roma altera il dato del Lazio per la Zes e non inquadra la reale situazione della Ciociaria: una terra che si è progressivamente impoverita e necessita di sostegno e investimenti per il rilancio industriale e lo sviluppo”.
Nel 2024 – hanno ancora fatto presente i tre deputati di Fratelli d’Italia – la provincia di Frosinone ha perso 505 imprese.
E, a luglio 2025, nello stabilimento Stellantis hanno lavorato solo per una settimana e, mediamente, nel corso del primo semestre di quest’anno, le linee sono rimaste ferme nella metà delle giornate lavorative con pesanti ripercussioni per le aziende dell’indotto e grande incertezza per i contratti in scadenza da qui alla fine dell’anno. La multinazionale Novo Nordisk ha annunciato oggi il taglio di 9.000 posti di lavoro in un panorama mondiale di mercato mutato che potrebbe compromettere gli annunciati investimenti per due miliardi di Euro sul sito ex Catalent di Anagni dove serpeggia apprensione tra i lavoratori.
Un quadro di Le aziende ciociare non potrebbero affrontare un calo di competitività che rischierebbe seriamente di metterle in ginocchio.
“Con il Ministro abbiamo toccato tanti temi – hanno concluso Ruspandini, Pulciani e Mattia – anche quello del Sin, oltre alla questione della Zes, alla situazione della Stellantis e al quadro economico generale. Nutriamo buone aspettative in ragione dell’attenzione riservata alle istanze documentate e al serio impegno di Fratelli d’Italia”.
xDichiarazione congiunta degli Onorevoli Massimo Ruspandini, Paolo Pulciani e Aldo Mattia sul mancato inserimento della province di Frosinone e Latina nell’ampliamento della Zes, Zona Economica Speciale Unica. “Sentiremo e approfondiremo la questione con l’Onorevole Tommaso Foti, Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di coesione – rendono noto i tre deputati di Fratelli d’Italia – al fine di valutare gli eventuali margini di successo dell’inserimento del Basso Lazio nella Zes. In particolare, la provincia di Frosinone, già sofferente per la crisi del settore dell’automotive rischierebbe di precipitare in una più pesante crisi economica, acuita dallo squilibrio economico e dal calo di rendimento del sistema produttivo, determinati dal mancato utilizzo delle agevolazioni della Zes (circa 10 miliardi di Euro in totale) di cui già beneficiano le realtà produttive di altre regioni, a cominciare da quelle della vicina Campania e beneficeranno nelle Marche e in Umbria. Il rischio è che si determinino uno squilibrio e un calo di competitività delle aziende ciociare. Da parte nostra, profonderemo il massimo impegno affinché ciò non accada confrontandoci apertamente con il Ministro Foti sui parametri economici e finanziari, i progetti di investimento e le prospettive alla base dell’inserimento nella Zona Economica Speciale Unica. Oltre alla possibilità di inserimento nella Zes – concludono Ruspandini, Pulciani e Mattia – valuteremo l’eventualità di adottare ogni altro strumento-intervento governativo finalizzato a compensare e riequilibrare lo sgravio fiscale delle Regioni limitrofe. Come siamo abituati a fare, ne daremo comunicazione non appena si profileranno soluzioni concrete, efficaci ed utili per il territorio della provincia di Frosinone e senza anticipazioni prive di fondatezza o solo propagandistiche”.





