Frosinone/Latina – Qualità della vita, sempre più in basso

Il “Sole 24 ore” anche quest’anno ha tracciato la classifica dei territori in base alla qualità della vita: si vive meglio al nord. Frosinone e Latina sono nella parte medio bassa della graduatoria, in 85esima ed 83esima posizione.

La cartina parla chiaro, un solo colpo d’occhio basta per rendersi conto della situazione. Al nord la qualità della vita è più alta, ma mano che si scende verso il sud si va peggio, con rare, rarissime eccezioni. In questo 2025 Trento torna in testa alla classifica dell’annuale indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. Medaglia d’argento per Bolzano, bronzo per Udine. E siamo decisamente nel nord.

Roma continua la sua scalata in classifica, piazzandosi al 46esimo posto, con un balzo di 13 posizioni rispetto al 2024.
Frosinone e Latina sono nella parte bassa: rispettivamente 85esima e 83esima posizione.
Anche quest’anno l’indagine prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Frosinone perde tre posizioni rispetto allo scorso anno, ma fa un balzo in avanti notevole, di ben 15 posizioni, nella sezione ricchezza e consumi. Crollo in affari e lavoro, dove perde 43 posizioni. -11 gradini anche su giustizia e sicurezza. Posizione peggiore nella macroarea ambiente e servizi: 100° posto, sei in meno dello scorso anno.
Perde posizioni anche Latina, sei per la precisione rispetto al 2024. Sale in ricchezza, conquistando 8 gradini in più, crolla anche lei in affari e lavoro, con 33 posizioni perse. Un paradosso, considerando gli ultimi avvenimenti in città, ma Latina conquista 5 gradini in più in giustizia e sicurezza.
Dall’edizione 2025 dell’indagine sul benessere nei territori, invece, emerge il ritratto di un Paese che ci prova e, su alcuni fronti, registra una serie di miglioramenti: nelle retribuzioni, nota dolente anche nel confronto europeo; nell’occupazione; nella sostenibilità. Dati che non bastano a sanare gap strutturali né a invertire dinamiche complesse e radicate, ma segnano un primo passo.