L’allarme era scattato nella mattinata di sabato, rilanciato sui social anche da diversi amministratori e semplici cittadini nei comuni del circondario del capoluogo e di Ceccano soprattutto. Qualcuno chiamava a casa di persone anziane, ma non solo, dicendo che c’era necessità di recarsi nella caserma dei carabinieri. Un nuovo trucco, un nuovo stratagemma, stavolta con tutta probabilità non per commettere una truffa, ma per realizzare furti.
Un allarme che ha poi fatto il paio con diverse segnalazioni arrivate a diverse stazioni dei carabinieri in tutto il territorio della provincia di Frosinone. Una di queste, la più circostanziata, è arrivata nel primo pomeriggio dal capoluogo. Una donna ha riferito di aver ricevuto alle 12:00 una telefonata sulla sua linea fissa. Dall’altra parte del telefono un uomo che si qualificava come carabiniere. Il militare la informava che era necessario per lei e per il marito recarsi alle 17:00 in Caserma perché c’era stato un tentativo di furto ai loro danni.
Poi una richiesta particolare: sapere su che tipo di macchina avrebbero raggiunto il comando. A quel punto la donna ha subodorato la truffa ed ha comunicato al carabiniere che avrebbe immediatamente contattato il suo avvocato e sarebbero andati insieme in caserma. Questa frase è bastata alla persona che interpretava il carabiniere per sentirsi scoperta, l’uomo ha riagganciato. L’ipotesi è che, come detto, tutte queste informazioni servissero per mettere a segno un furto, vista la necessità di sapere che la casa fosse vuota in un preciso momento, facendo spostare l’intero nucleo familiare e chiedendo anche con che macchina.
Un modo ancor più raffinato che dimostra come i tentativi di raggiro ai danni delle persone anziane vedano una continua variazione al tema per aggirare quelli che sono gli appelli da parte delle forze dell’ordine, quelle vere. L’unica certezza è che se incalzati i truffatori si sentono scoperti e come nel caso della signora di Frosinone desistono. E’ quindi necessario che qualora vi sia anche il minimo dubbio si contattino familiari o forze dell’ordine, mai credere a chi vi telefona e vi chiede di fare qualcosa.





