Sant’Elia – Il Vescovo incontra gli studenti dell’Istituto Comprensivo: “La felicità nasce dalla gentilezza”

Una mattinata intensa di dialogo e riflessione quella vissuta presso l’Istituto Comprensivo di Sant’Elia Fiumerapido, che accoglie alunni provenienti dai comuni di Sant’Elia Fiumerapido, Acquafondata, Vallerotonda e Viticuso. Al centro dell’evento, una lectio magistralis di grande impatto emotivo e formativo tenuta da Monsignor Gerardo Antonazzo, Vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.

Un incontro fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Nazario Malandrino, che da anni promuove nelle scuole non solo percorsi didattici, ma anche iniziative educative fondate sui valori umani, civici e spirituali.

A dare maggiore rilievo istituzionale all’iniziativa, la presenza dei sindaci di Sant’Elia Fiumerapido, Fabio Violi, e di Vallerotonda, Giovanni Di Meo, insieme al comandante della stazione dei Carabinieri di Sant’Elia, luogotenente Claudio Camasso, al rappresentante d’istituto dei genitori, avv. Claudia Sofia, e a tutto il corpo docente dell’Istituto.

Particolarmente significativa la presenza dei sacerdoti del territorio, a partire da Don Remo, parroco di Sant’Elia Fiumerapido, Don Nello, e i parroci delle frazioni e dei paesi montani del circondario, a testimonianza del legame profondo tra scuola, parrocchie e comunità locali.

Monsignor Antonazzo si è rivolto agli studenti con parole semplici ma dense di significato, invitandoli a riflettere sul rispetto dell’altro, sull’importanza dell’ascolto e sul valore positivo dei sentimenti, anche quando si attraversano momenti difficili.

“L’odio non ha mai reso felice nessuno – ha detto il Vescovo –. È solo fonte di amarezza e solitudine. La felicità nasce dal rispetto, dalla gentilezza, dall’ascolto dell’altro.”

Il Vescovo ha poi sottolineato anche il valore profondo del nome di ciascuno, spiegando come ogni nome porti con sé una storia, un’identità, una dignità da proteggere: un messaggio che ha colpito profondamente i ragazzi, silenziosi e attenti per tutta la durata dell’incontro.

Nel suo intervento conclusivo, il Dirigente Nazario Malandrino ha voluto ringraziare Monsignor Antonazzo per “una testimonianza autentica e toccante”, sottolineando quanto sia fondamentale che la scuola resti luogo di educazione alla vita, oltre che all’istruzione.

“La scuola non è solo un luogo dove si imparano nozioni – ha dichiarato – ma dove si cresce come cittadini e come persone. E momenti come questi restano nella memoria dei nostri ragazzi.”

La mattinata si è conclusa con un lungo applauso rivolto al Vescovo, e con la consapevolezza di aver vissuto un’occasione speciale, capace di lasciare un segno profondo nelle giovani generazioni. Un segno fatto di ascolto, di rispetto e di umanità.