In momenti come questo, il silenzio e il rispetto si fanno voce della vicinanza di tutta una città che partecipa al dolore dei familiari e degli amici», le parole del sindaco di Anagni, Daniele Natalia, a nome dell’intera comunità sconvolta per la morte di Simone Necci: avvenuta a Roma dopo una settimana di agonia.
L’uomo, operaio di 42 anni, era ricoverato al San Camillo di Roma in gravi condizioni dopo che un boccone di mozzarella aveva accidentalmente ostruito le vie respiratorie.
Simone stava pranzando a casa insieme alla moglie e al figlio di 10 anni. Nonostante l’immediato intervento dei familiari con la manovra antisoffocamento prima e dei soccorritori poi, Simone è rimasto privo di conoscenza e la mancanza di ossigeno ha provocato una grave ipossia. Subito è stato disposto il tra-sferimento prima all’ospedale di Colleferro e poi al San Camillo di Roma. Dove si è spento dopo una settimana di coma.
Una morte che ha gettato nello sconforto tutta la comunità anagnina: Simone Necci era molto conosciuto e stimato in città. A stringersi al dolore della famiglia e del figlio anche la società ASD Frassati Anagni.
«Un uomo dal cuore d’oro, papà di un nostro ragazzo – scrive in un a nota la società – L’assenza di Simone creerà un vuoto nel cuore di tutti noi. Giocheremo ogni partita per te e siamo sicuri che continuerai a sostenerci anche da lassù».
I funerali ci saranno sabato pomeriggio alle 14:30, ad Anagni, nella cattedrale di Santa Maria.