Ardea – Traffico di carburanti di contrabbando, nove denunce

Un’organizzazione dedita al contrabbando di gasolio, con base ad Ardea e ramificazioni in tutta Italia. Lo ipotizzano i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno sequestrato beni mobili e immobili per oltre 4 milioni di euro. Nove le persone denunciate.

     Il provvedimento – emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura Repubblica – costituisce l’epilogo di indagini svolte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia e scaturite da un controllo di routine ad un deposito commerciale di carburanti.

     Dagli accertamenti – stando alle accuse – è emersa l’immissione sul mercato di circa 4,5 milioni di litri di prodotti petroliferi e l’evasione di oltre 4 milioni di euro tra imposte sui redditi, IVA ed accise. Secondo i finanzieri i registi della frode erano due soggetti già noti – uno romano e l’altro napoletano – che avevano costituito diverse società“cartiere” con sede nelle province di Napoli ed Avellino.

     Queste ultime emettevano falsi documenti di trasporto comprovanti l’avvenuto versamento delle accise e recanti, quale destinatario, un deposito di Ardea che rivendeva, a sua volta, i prodotti a clienti dell’hinterland napoletano, i quali potevano così praticare prezzi estremamente competitivi sbaragliando la concorrenza, grazie al consistente credito di imposta vantato verso l’Erario.

     Le imprese “cartiere”  venivano interposte solo formalmente nella compravendita delle partite di merce, con lo scopo di assumersi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versata all’Erario.

Il sequestro ha riguardato appartamenti, autovetture e quote societarie riconducibili agli amministratori delle società, nelle province di Roma, Napoli e Avellino.