Calcio – Il Frosinone termina il campionato con un poker alla Reggina

Il deficitario campionato del Frosinone termina, almeno, con un sorriso e con quattro gol alla Reggina.

     Nell’ultimo turno di campionato i giallazzurri ritrovano la confidenza con il gol imponendosi largamente grazie alla tripletta di Novakovich, che raggiunge la doppia cifra, e alla rete del redivivo Camillo Ciano. Al Granillo per la prima volta c’è un arbitro donna, Maria Marotta, a dirigere il match.

     I primi minuti di gioco sono alla camomilla: nel primo quarto d’ora accade nulla.     Al 20esimo arriva la prima occasione con Folorunsho che si libera di Capuano e calcia, pallone di poco sul fondo.

     Il Frosinone si sveglia attorno al 27esimo. Nel giro di pochi secondi ha un paio di grandi occasioni ravvicinate: Nicolas é straordinario nel dire di no ma si deve inchinare al colpo di testa di Novakovich che sfrutta al meglio il cross di Szyminski.

     Il Frosinone è in vantaggio al Granillo. Per l’americano è il nono gol in campionato: 32esimo ci prova Brignola col sinistro, Nicolas è sicuro.

     Sull’altro versante Iacobucci esce male, tenta la girata Folorunsho e per poco Szyminski non la butta dentro la sua porta.

     35esimo: è Cionek che si avvita di testa, la palla fa la barba al palo.

     36esimo: cross dalla destra di Okwonkwo e Folorunsho di testa non riesce a schiacciare.

     Come ritorna in avanti il Frosinone raddoppia. Splendido il suo destro a giro sul palo più lungo. L’americano entra in doppia cifra. Al 45esimo è zero a due per i ciociari.

 Nella ripresa prova a rientrare nel match la Reggina. 58esimo, Bellomo si posta il pallone sul sinistro e calcia, Iacobucci si      distende e mette in angolo.

72esimo; Novakovich vicino alla tripletta, cross tagliato di Tribuzzi e l’americano si divora una ghiotta occasione.

 Al 75esimo arriva anche il terzo gol lo firma Camillo Ciano.

 Poi la tripletta personale di Novakovich che fissa il risultato sullo 0-4.

 Il Frosinone chiude a quota 50 e con più di qualche rimpianto per non aver recitato il ruolo che tutti si aspettavano