I quaranta giorni terribili del Frosinone. Una squadra senza vittorie dal 6 marzo quando si impose a Cosenza salendo a 37 punti: era la 27esima giornata con i canarini al decimo posto insieme al Pisa e quattro lunghezze dai play off. Il Frosinone, soprattutto, aveva cinque squadre tra se ed i play out.
Nelle sette gare successive la squadra si è fermata arretrando giornata dopo giornata, e con in mezzo l’avvicendamento tra Nesta e Grosso.
Con tre miseri punti raccolti il Frosinone ha perso cinque posizioni in classifica scivolando in 15esima piazza.
Un solo gol realizzato ed 8 subiti. Numeri sufficienti a spiegare perché il Frosinone stia lottando per salvarsi. Dopo la sconfitta con il Pordenone, il 17 aprile, ha solo una formazione dietro prima della zona rossa.
Ma si può fare anche un altro esempio per capire in che guaio si sia cacciata la squadra giallazzurra: dopo la vittoria sul Cosenza il Frosinone aveva 4 punti di vantaggio sulla Reggina. L’Ascoli, inoltre, era terzultimo a 14 punti di distacco: 630 minuti dopo il mondo è cambiato per i ciociari, ed in negativo.
La Reggina ora lotta per un posto nei playoff e l’Ascoli è solo a tre lunghezze.
I ciociari hanno perso punti un po’ su tutti. E questo è un bel problema ed un pessimo segnale in vista delle ultime quattro gare.
Nel girone di ritorno il Frosinone ha numeri da incubo con 12 punti in 15 gare. Peggio ha fatto solo l’Entella.
Ora serve un passo diverso: per forza di cose. Il tempo stringe e la tranquillità la si deve raggiungere quanto prima.