Cassino – L’operaio che aveva minacciato il suicidio è stato comunque licenziato : «Era solo uno stratagemma»

Nessun doppio lieto fine. La vicenda dell’operaio 57enne della cartiera Wepa di Cassino che lunedì aveva minacciato il suicidio dopo che non gli era stato rinnovato il contratto si arricchisce di un nuovo particolare.

     Lo rivela il segretario organizzativo della Cisl Frosinone, Pasquale Legnante, secondo cui l‘operaio «non verrà riassunto. Era solo uno stratagemma quello messo in atto ieri dall’azienda per evitare che l’operaio potesse fare l’insano gesto. Ma  la proprietà non torna sui suoi passi».

 La Cisl è pronta a tutelare in ogni modo e in ogni sede l’operaio anche attivando, eventualmente, i propri studi legali.

     Il 57enne lunedì, dopo la comunicazione dell’azienda, era salito sul palazzo dello stabilimento minacciando così di gettarsi nel vuoto.

     Immediato l’intervento di polizia, carabinieri e vigili del fuoco della città martire. Quest’ultimi pronti ad installare il tappeto per attutire un eventuale caduta. 

     Ne era nata una lunga trattativa con le forze dell’ordine. Al termine della quale l’uomo era tornato sui suoi passi.

 Ma il licenziamento, stando a quanto si apprende dalla Cisl, non è stato affatto revocato.