Cassino – Stellantis: in 5 anni produzione scesa del 65 per cento e 1100 occupati in meno. Il rilancio? Grecale ma non solo

Dal 2017 lo stabilimento Stellantis di Cassino continua a perdere volumi e occupazione. In cinque anni la produzione è scesa del 65% mentre ci sono stati oltre 1100 occupati. I dati, impietosi, li fornisce la Fim Cisl nel report relativo all’andamento del  I° trimestre del 2022. Nel periodo preso in esame sono state 13.745  le  vetture prodotte nello stabilimento cassinate.

            Un dato in crescita rispetto al 2021. Numeri – osserva però il sindacato – simili al primo trimestre del 2020, anno del lockdown e del fermo produttivo.

            Se un raffronto deve essere fatto – dice il segretario Nazionale Ferdinando Uliano –  bisogna osservare il 2017, dove le produzioni erano esattamente il doppio.

            Nella produzione del I° trimestre 2022, il 37% è rappresentato da Alfa Romeo Giulia e il 63% dall’Alfa Romeo Stelvio.

            Una produzione condizionata da un continuo stop produttivo determinato dalla mancanza di semiconduttori.

             I numeri sono ancora impietosi: nei primi tre mesi sono state complessivamente 16 giornate, coperte in parte con Contratti di solidarietà e con recuperi produttivi da effettuare nei prossimi mesi. Nei restanti giorni lavorativi comunque si è marciato a velocità ridotta con circa 420 lavoratori giornalmente in CIG. Le produzioni di Giulia e Stelvio vengono svolte da tempo su un unico turno centrale.

            Nel corso del 2021 i fermi produttivi avevano raggiunto circa 92 giorni.  La speranza, come si ripete orami da tempo, è nel Grecale.   Come confermato al Ministero la produzione partirà dal secondo trimestre del 2022. Per il Ceo di Stellantis Carlos Tavares il suv Grecale ha un livello di perfezione e qualità superiore ai concorrenti tedesche e questo rappresenterà un elemento importante per il successo in termini di volumi. Con la partenza delle produzioni del nuovo SUV – dice allora la Fim Cisl –  è fondamentale che nel 2022 si inverta la tendenza fortemente negativa dello stabilimento di Cassino. Per il sindacato ciò significa azzerare l’uso degli ammortizzatori sociali e costruire le condizioni per accogliere altre nuove vetture del segmento premium e del lusso. Nell’incontro post presentazione del Piano Stellantis, Cassino è stato descritto come la “Casa dell’Alfa Romeo”, è uno stabilimento con una capacità produttiva di circa 300.000 auto.

            Quindi – osserva Uiliano –  se la strategia è quella di quadruplicare i ricavi nel segmento premium e lusso (Maserati, Alfa Romeo, Lancia), nei prossimi incontri si attende una nuova assegnazione. Anche perché  il Ceo di Alfa Romeo Philippe Imparato, ha parlato di “un lancio all’anno dei brand Alfa Romeo, Ds, Lancia fino al 2026”.

Con il Maserati Grecale, oltretutto, approderà a Cassino anche la piattaforma premium con motorizzazione elettrica già nel 2023 e consentirà successivamente di svilupparla anche sugli altri due modelli di Alfa Romeo presenti nel Plant.