Cassino – “Vecchia Cassino” diventa inno della città nel giorno della Pasquetta Epifania

E’ stato il secondo conflitto mondiale a fermare per l’unica volta nella sua storia, la  Pasquetta Epifania di Cassino, il corteo di musici e cantori che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio si aggira per le strade della città martire intonando melodie che sanno di festa e tradizione. E le norme anticontagio impedivano l’edizione 2021 dell’evento che allora è stato stravolto nel suo copione, ha cambiato i modi e i luoghi ma non la sua identità.

  E così  l’associazione ‘Vecchia Cassino APS’  si è affidata ai social e con  la Banda don Bosco Città di Cassino  dinanzi alla Porta Pax dell’abbazia,, ha intonato  l’Inno della Pasquetta, diretti dal Maestro  Francesco Bruni,  alla presenza dell’abate dom Donato Ogliari e di dom Luigi Di Bussolo.

Una edizione questa dedicata  alla   città, ai medici  e agli operatori sanitari  del Santa Scolastica e di tutta Italia che da dieci mesi  lottano in prima linea contro il Covid. Ai malati,  a quanti ci hanno lasciati, ha detto il presidente Antonio Marzocchella.

Una edizione quella del 2021 supportata dal comune e dal consiglio regionale del Lazio che si è arricchita di un valore aggiunto. Perché nel giorno che per tradizione appartiene alla Pasquetta epifania il consiglio comunale ha riconosciuto ufficialmente  il sonetto VECCHIA CASSINO   l’inno ufficiale della città martire.

I versi sono del poeta e giornalista Gino Salveti, a 100 anni dalla sua nascita,  la musica è del maestro Donato Rivieccio. Il sonetto nella sua versione orchestrata   dal Maestro Pio Di Meo è diventato ormai   da molti anni parte integrante della tradizione   cassinate.