Ceprano – Gazzarra in piazza, lo sfogo del sindaco: “Non comprendete la gravità del momento”

Assembramenti in piazza a Ceprano nella serata di sabato. Poi caos e parole grosse verso le forze dell’ordine intervenute: è questo il quadro dipinto dal sindaco Marco Galli che su facebook ha scritto:

Per la prima volta da quando sono Sindaco, stasera, ho provato disagio per ciò che ho visto nella “piazza” di Ceprano. La maleducazione e la strafottenza di tante persone nei confronti, prima della nostra polizia locale e poi dei Carabinieri mi ha lasciato l’amaro in bocca. C’erano ragazzi ma c’erano persone più grandi, padri e madri di famiglia che, mai mi sarei aspettato, hanno avuto un comportamento inaccettabile nei confronti dei militi e dei vigili, i quali, in modo professionale, dando dimostrazione di estrema lucidità, hanno evitato che la situazione degenerasse.

Tutto perché c’erano assembramenti nei pressi di un locale in piazza dopo le 18.00.

Una vergogna.

Tanta arroganza sinonimo di stupidità non può essere accettata poiché rappresenta un pericolo.

Vi sono decine di persone contagiate a Ceprano e questi atteggiamenti potrebbero provocare l’aggravamento di una situazione di estremo pericolo per la comunità.

Come ho scritto ieri si tratta di “imbecillioti”, persone arroganti convinte di essere più furbe, magari più “fighe” e, invece, sono solo disadattati, su cui il virus potrebbe contare per fare altri danni.

Ceprano è una comunità solida, attenta, che ha dimostrato già in passato di poter fare fronte a questa pandemia e non merita siffatti dropouts, incapaci di rispettare se stessi e gli altri.

Lunedì ragioneremo sui provvedimenti da prendere per scongiurare che atteggiamenti incivili possano mettere a repentaglio la salute delle persone.

Intanto i contagi salgono e ufficialmente siamo a quota venticinque.

Chiudo appellandomi al senso di responsabilità di ognuno di noi; usiamo le mascherine, manteniamo il distanziamento sociale e laviamoci bene le mani.

Solo in questo modo potremmo evitare che il contagio dilaghi.”