Dopo l’arresto di dicembre per loro si sono aperte di nuovo le porte del carcere: sono accusati di numerosi furti messi a segno nei mesi scorsi in abitazioni della provincia di Frosinone.
Tre albanesi di 32, 31 e 26 anni sono stati arrestati dagli agenti della polizia stradale di Frosinone, agli ordini del Comandante Stefano Macarra, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli Nord. Un altro è tutt’ora ricercato.
L’operazione si chiama Sunset 2 e prende le mosse dalla precedente indagine svolta a dicembre quando i tre furono presi in flagranza in Provincia di Caserta
La particolarità della banda – sostengono gli inquirenti – era l’estrema pericolosità dei componenti, che erano soliti agire non appena calava la luce del sole servendosi di potenti autovetture, principalmente Audi.
Il gruppo aveva a disposizione armi e strumenti d’effrazione di varia tipologia che utilizzavano durante le loro azioni.
Le persone arrestate – dicono gli investigatori – potevano anche contare su medici e strutture sanitarie compiacenti che utilizzavano per le cure quando rimanevano feriti nel corso delle scorribande. Secondo la Polizia, infatti, uno dei componenti della banda, durante l’esecuzione di un furto, era rimasto ferito da un colpo d’arma da fuoco esploso verosimilmente dal proprietario di una delle abitazioni colpite. Il soggetto era stato sottoposto ad esami radiografici ed alle cure del caso presso una clinica privata del casertano.
Dopo l’arresto dei mesi scorsi le indagini sono andate avanti: gli inquirenti hanno ricostruito tutti gli spostamenti del gruppo criminale, collocando i soggetti negli stessi luoghi in cui – stando sempre alle accuse – erano stati consumati altri furti; allo stesso modo è stato possibile ricostruire l’organigramma di quella che viene considerata una vera e propria associazione a delinquere, con base nella provincia di Caserta, all’interno della quale ognuno rivestiva un preciso ruolo.
Il promotore dell’organizzazione che svolgeva anche il ruolo dell’autista era un albanese trentaduenne, rintracciato presso un’abitazione situata a Scoppito (AQ), mentre altri due connazionali di 31 e 26 anni, rintracciati presso le rispettive abitazioni di Fossalto (CB) e San Prisco (CE), erano coloro che materialmente eseguivano i furti nelle abitazioni.