Coronavirus – Nel Lazio 9 casi, due contagi ed un decesso nel pontino. Quota zero in Ciociaria

Risalgono leggermente i contagi e, dopo alcuni giorni a quota zero, tornano anche i decessi nel Lazio per il Covid 19.  Il bollettino di mercoledì 1 luglio ci dice che sono 9 le positività registrate in tutto il territorio regionale: due i decessi. Uno di questi riguarda la Asl di Latina: si tratta di una paziente di 90 anni, residente nel capoluogo, che era ricoverata presso il Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Goretti. Sempre dalla Asl di Latina si registrano 2 nuovi casi positivi: sono distribuiti nel comune capoluogo e nel comune di Anzio.

             A Roma città si registrano tre nuovi casi. Proseguono in tutto il Lazio le attività dei test di sieroprevalenza a tutti gli operatori sanitari e le Forze dell’ordine e complessivamente è stata superata la soglia del mezzo milione tra i test e i tamponi eseguiti da inizio emergenza. Per quanto riguarda la valutazione settimanale del Ministero la Regione si attende un valore RT in calo. Si conferma l’ottimo contact tracing: per il 100% dei casi è stata effettuata una regolare indagine epidemiologica.

            Continua il trend in discesa delle terapie intensive occupate. Nella Asl Roma 1 una donna di rientro da Londra dove è residente è risultata positiva al test sierologico. Sono state attivate le procedure del contact tracing internazionale. Nella Asl Roma 2 un nuovo caso positivo è una donna di nazionalità Bangladesh riferita ad un cluster familiare già noto.

            Nella Asl Roma 6 si registrano quattro nuovi casi e nello specifico due fanno riferimento al cluster familiare noto tra Anzio e Ardea.

Tornando alle positività registrate dalla Asl di Latina le caratteristiche – fanno presente dalla Azienda sanitaria pontina –  pongono in evidenza quanto sia insidioso il virus. Si tratta di soggetti che presentano una situazione di positività a bassa o a bassissima carica e che, per questa ragione, risultano positivi solo a seguito della ripetizione del tampone. Per queste persone, sempre asintomatiche o paucisintomatiche, il riconoscimento della positività è determinata dall’effettuazione del tampone in diversi momenti di contatto con strutture sanitarie dove, solo occasionalmente, in uno di questi passaggi, a seguito dell’effettuazione dell’esame sierologico e del tampone, emerge infine la positività.