Un corto circuito o un carboncino d’incenso lasciato acceso dopo le funzioni del Venerdì santo. Potrebbe essere stata questa una delle cause che nella notte tra venerdì e sabato ha provocato l’incendio che ha parzialmente distrutto la chiesa Cuore Immacolato di Maria all’interno del Villagio Don Bosco, in località Acquatraversa. Le fiamme – secondo una prima ricostruzione dei Vigili del Fuoco di Gaeta – si sono sprigionate nel lato della chiesa che ospita la sacrestia rivestita in legno, i servizi igienici ed un ripostiglio. Era l’una di notte quando il rogo ha “attaccato” l’intero edificio che, di recente realizzazione rispetto ad altri luoghi di culto, comprende una piccola canonica e, nella zono sottostante, un auditorium diventato da anni un punto di riferimento per lo svolgimento di attività culturali e associative e per migliaia di giovani e ragazzi. E sono stati loro – l’incendio si è sviluppato subito dopo la conclusione della via Crucis del venerdì santi che si era snodata nelle strade del quartiere di San Pietro – i primi a tentare di circoscrivere le fiamme insieme ai Vigili del Fuoco e ai volontari del gruppo di protezione civile Ver sud pontino. Le operazione di spegnimento dell’incendio – alimentato dal materiale in legno esistente all’interno della chiesa – si sono protratte per l’intera notte e alla devastazione si è salvato miracolosamente il crocifisso dominante l’altare principale.