Una riunione fiume in Prefettura, iniziata nel pomeriggio e proseguita fino alla sera, per aggiornare ogni componente dello Stato e dell’amministrazione pubblica sull’andamento dell’emergenza Coronavirus in Ciociaria.
E’ stato fatto il punto della situazione, partendo dal caso dei turisti cinesi accompagnati da Cassino allo Spallanzani, senza che mettessero piede in città. Poi si è passati sull’altro caso sospetto della studentessa cinese portata a Roma. A Frosinone oggi infatti, una giovane studente cinese, poco più che ventenne, è stata trasferita direttamente allo “Spallanzani”.
La ragazza, residente in Via Firenze ed allieva dell’Accademia di Belle Arti, era tornata qualche giorno fa dalla Cina dove aveva partecipato ai festeggiamenti per il capodanno. In attesa dei risultati del test allo “Spallanzani”, è stata decisa la chiusura precauzionale dell’accademia.
Anche se da fonti accreditate si sottolinea come la ragazza, una volta ricevute le prescrizioni su chi tornava dalla Cina, non è entrata in contatto con nessun altro. Con lei, nell’appartamento, vive un’altra connazionale, ma non è ancora chiaro se anche questa ragazza sia stata sottoposta a profilassi, anche perché non è certa l’infezione della giovane portata allo “Spallanzani”.
Oltre agli aspetti operativi il tavolo si è occupato anche dell’aspetto psicosi: oggi ci sono state molte segnalazioni, ed anche casi di febbre alta per paura vengono scambiati per influenza cinese. Approfondimenti sono infatti in corso anche sul caso di un bimbo di undici anni, residente nel sorano, che con febbre alta dopo un viaggio in Australia e scali in Asia è stato portato a Roma.