Frosinone – “Gulliver” torna in strada: rinasce la Tecnobus

Il viaggio di Tecnobus, iniziato 30 anni fa, è appena ripartito. Torna ufficialmente alla produzione la prima azienda italiana a produrre mini bus full electric.

Nata a Frosinone, Tecnobus ha venduto il primo veicolo elettrico nel 1988. Il suo minibus Gulliver è uno dei leader europei nella mobilità sostenibile, 100% Made in Italy, l’unico al mondo con oltre 500 mezzi venduti e più di 200 milioni di chilometri percorsi. Ovunque in Europa e nel mondo: Italia, Norvegia, Germania, Belgio, Inghilterra, Francia, Portogallo, Spagna, Grecia, Canada, Taiwan e Sudafrica.

Questa mattina è stato presentato il progetto di rilancio e sviluppo dell’azienda. Il Piano industriale, illustrato dall’Amministratore Unico Paolo Marini, prevede nuovi e importantissimi investimenti industriali, con assunzione di circa 150 dipendenti, con l’obiettivo di raggiungere una produzione potenziale di 250 mezzi per turno produttivo, in coerenza con le previsioni di mercato del prossimo decennio.

«In questo segmento Tecnobus è azienda leader a livello europeo – spiega Paolo Marini, Ceo di Tecnobus e Presidente della sezione Meccatronica di Unindustria – la forza del prodotto sta nel fatto che è nato ed è stato progettato come un mezzo elettrico, non è una derivazione, è “Nativo Elettrico”. Un particolare che ancora oggi fa la differenza».

Oltre alla alimentazione elettrica, la particolarità dei veicoli Tecnobus sta nelle dimensioni: sono lunghi poco più di 5 metri, con una portata di 30 passeggeri, perfetti per spostarsi nei centri storici, nelle città d’arte, nei piccoli borghi, nelle zone a traffico limitato delle grandi città.

Inoltre è l’unico ad essere dotato di batteria intercambiabile, rendendolo illimitato nella percorrenza, senza utilizzo del litio, completamente riciclabile, senza necessità di processi second life.

Quindi oggi Tecnobus scrive una nuova pagina della propria storia, grazie alla programmazione industriale e una visione lungimirante, con l’ambizione di essere protagonista della rivoluzione della mobilità sociale e universale, mettendo al centro il territorio in cui opera.