Frosinone/Latina – Tamponi sui carrelli della spesa, bilance, congelatori: 2 le positività al covid accertate nei supermercati

Maniglie dei carrelli della spesa, tornelli all’ingresso dei supermercati, ma anche i pomelli di frigoriferi e congelatori, le tastiere di bilance per pesare frutta e verdure o quelle del pos per pagare con carta: in questi oggetti di uso comune quando si fa spesa, è stata accertata dai carabinieri del Nas di Latina la positività al covid 19, in ciociaria e nel pontino.

 I militari del nucleo antisofisticazioni, insieme al personale dell’ARPA Lazio, ha effettuato 31 tamponi su queste superfici di maggior contatto da parte degli avventori  prelevati in 8 supermercati delle province di Latina e Frosinone. L’esito degli esami di laboratorio ha rilevato la positività di 2 campioni al virus Sars-Covid-19, prelevati in due diverse attività commerciali, una nel capoluogo ciociaro, l’altra in un centro limitrofo a Latina città.  E’ stata così inoltrata la segnalazione al Dipartimento di Prevenzione delle Asl  che a loro volto, hanno disposto immediati interventi di  sanificazione straordinaria.

Si tratta di una serie di controlli eseguiti dai carabinieri del Nas di concerto con il Ministero della Salute sull’intero territorio nazionale. 18 in tutto i tamponi che hanno dato esito positivo prelevati in 981 esercizi commerciali ispezionati da nord a sud dello Stivale. In 173 supermercati sono state accertate anomalie,  pari al 18% di quelli ispezionati.  In alcuni casi sono stati denunciati e sanzionati anche i responsabili per  carenze igieniche p per la  mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature ad uso comune, o per l’omessa indicazione delle informazioni agli utenti sulle norme di comportamento e sul rispetto del numero massimo di presenze contemporanee all’interno dei locali e della distanza interpersonale durante gli acquisti e alle casse.

Nel corso dei controlli per 12 supermercati è scattata la sospensione dell’attività. In tre casi per  violazioni alle misure anti-COVID negli altri per la  mancanza di tracciabilità dei prodotti venduti o per una loro conservazione non rispettoso dei precetti di legge.