Frosinone – Morto per il Parkour, forse non era solo

FROSINONE – 11 MAG – Le indagini non sono concluse ma su cosa sia accaduto restano pochi dubbi ai carabinieri. Sono ormai certi che Daniele Arduini ieri mattina sia morto a 19 anni mentre faceva ‘parkour’, lo sport estremo che prevede di superare gli ostacoli saltando nel vuoto.

Lo faceva spesso ed era molto bravo, hanno assicurato gli amici. Altri hanno confermato agli investigatori che molte volte era andato nel parcheggio multipiano di Frosinone: lì dove è stato trovato morto ieri verso mezzogiorno da una donna che era andata a posteggiare l’auto.

Un volo di dieci metri, nella tromba della rampa d’accesso che ruota intorno alla struttura.

I carabinieri del colonnello Andrea Gavazzi stanno esaminando i video delle telecamere di sorveglianza attive nella zona: vogliono ricostruire se Daniele fosse arrivato da solo al multipiano o fosse con altri amici, se qualcuno abbia assistito alla tragedia.

Altri militari stanno scandagliando il web per verificare se ci fossero video fatti nel passato ed ambientati proprio all’interno del Multipiano.

Per il resto, hanno già ricostruito quasi tutto. Daniele Arduini in mattinata era stato a Veroli per l’esame di ammissione al quinto del liceo Sulpicio che avrebbe dovuto affrontare da privatista, dopo essersi ritirato nei mesi scorsi. Gli era stato detto che la sua sessione era fissata per il pomeriggio intorno alle 14 ed era andato via.

Da lì è andato al Multipiano, forse per scaricare la tensione.

A dare l’allarme sono stati proprio i professori: quando non lo hanno visto arrivare per l’esame hanno telefonato alla madre. Che credeva fosse a scuola.

Appassionato di musica rap, aveva composto il disco “Reclusione”, pubblicato su Spotify e tra una settimana avrebbe dovuto esibirsi all’evento “Music Park” al parco Matusa.

Nelle prossime ore ci sarà l’esame medico legale e poi la salma verrà restituita ai familiari per l’ultimo saluto.