La UIL Federazione poteri locali di Frosinone torna a chiedere al Commissario Straordinario della Asl di far fronte alla caren-za di infermieri presso le tre Case Circondariali della provin-cia.
Un’integrazione di personale più che mai necessaria anche alla luce del susseguirsi di tentativi di aggressione nei con-fronti di operatori. L’ultimo in ordine di tempo, – denuncia il sindacato – ad inizio aprile presso il carcere del capoluogo quando un detenuto ha sfogato la propria rabbia nei confronti di due infermiere contro le quali sono stati lanciati sgabelli e contenitori della differenziata presenti in sala infermeria.
Le due infermiere avevano riportato traumi ed erano state dispensate da lavoro per tre giorni. Entrambe però, per non la-sciare ulteriormente sguarnito il reparto e non mettere in dif-ficoltà i propri colleghi, avevano rifiutato il riposo ed erano tornate a lavoro.
«Purtroppo – sottolinea il Segretario UIL Fpl Maurizio Pa-lombi – i nostri appelli sono, ad oggi, inascoltati. Il poco personale presente, che deve far fronte a 700 detenuti dislocati nelle carceri di Frosinone, Cassino e Paliano, sono sottoposti a turni massacranti con difficoltà nell’assicurare un servizio as-sistenziale dignitoso. In più, sono costretti a subire aggres-sioni da parte dei detenutiۚ».
«Oggi – segnala Palombi – abbiamo un solo infermiere per turno dunque, una situazione ormai insostenibile sia per la ge-stione delle poche risorse, ma anche, in prospettiva, per i fe-nomeni di stress correlato e possibili ricorsi derivanti dal mancato riposo, contrattualmente e giuridicamente garantiti»