Frosinone – Superbonus, blocco acquisto crediti d’imposta, l’Ance al Governo: “Sarebbe il tracollo”

Dopo circa  due anni di  sconti in fattura e cessione del credito l’ingranaggio si è bloccato.   Troppi crediti edilizi e pochi disposti a rilevarli. Le banche non li vogliono più, ne hanno troppi. E le imprese, che possono vantare moltissimi crediti, di fatto si trovano senza liquidità . Per cui appare ad oggi davvero difficile pagare dipendenti e fornitori, con l’ulteriore conseguenza di cantieri che man mano si fermano in corso d’opera.

 La cessione del credito, di fatto, sta paralizzando non solo le imprese edili  ma anche i cittadini che attendono che i lavori sul proprio immobile vengano terminati

A provare a sciogliere il bandolo della matassa ci avevano pensato le regionI. La prima è stata la Sardegna poi il Piemonte, a ruota si sono unite Lazio, Liguria, Puglia, Veneto, Abruzzo e Umbria, anche loro interessate ad acquistare i crediti di imposta.

 Una luce in fondo al tunnel sarebbe stata questa per le imprese edili che in mattinata però sono ripiombate nel buio.

L’ordine del giorno del Consiglio dei ministri, convocato per questo pomeriggio  a Palazzo Chigi, prevede  che le pubbliche amministrazioni, come i Comuni o le Regioni, non possano più acquistare i crediti fiscali legati al Superbonus. L’obiettivo sarebbe quello di evitare la formazione di nuovo debito pubblico.

Puntuale è arrivato il grido d’allarme dei  costruttori

Per Angelo Massaro a capo dell’Associazione nazionale costruttori di Frosinone,  fermando l’acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza una soluzione strutturale alternativa ci sarà una grave crisi sociale ed economica per migliaia di famiglie e imprese che rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie.

Per questo l’appello accorato di Massaro al Governo è di  individuare una immediata soluzione, seria e concreta, come quella proposta   da ANCE ed ABI che prevede la possibilità di compensare i crediti con i debiti fiscali attraverso l’F24.

 Soluzioni dunque non bocciature dunque, quelle che propone l’Associazione nazionale costruttori.