Un anno fa esatto: era il 9 marzo del 2024 quando sei colpi di pistola rimbombarono su Via Aldo Moro a Fro-sinone: a terra rimase Kasem Kasmi, 26enne albanese.
A esplodere quei colpi all’esterno dello Shake Bar- secondo quanto ricostruito dalla Procura di Frosi-none – un suo connazionale, Mikea Zaka. All’interno del locale – nel frattempo – scoppia il panico: con i clienti che cercano riparo tra urla e paura. Kasem muore li per terra. Suo fratello e altri due amici restano feriti.
La via dello shopping – qual è via Aldo Moro – violentata da un terribile fatto di sangue. Quelle immagini di-ventarono virali.
E solo per un caso non ci sono andate di mezzo anche alte persone. Un anno dopo il processo con rito ab-breviato nei confronti di Mikea Zaka, volge al termine.
Il 19 marzo è attesa la sentenza da parte del giudice per le udienze preliminari, Antonello Bracaglia Morante.
Il pm della Procura di Frosinone, Samuel Amari, ha chiesto 20 anni di carcere per Zaka. La Procura non contesta la premeditazione al 24enne.
Mercoledì 19, in quello che dovrebbe essere l’ultimo atto, parlerà il legale difensore dell’imputato: poi, dopo l’eventuali contro -repliche è attesa la sentenza.