Latina – Aggressione in carcere: agente aggredito con un punteruolo alla gola

Torna alla ribalta il problema della sicurezza all’interno della casa circondariale di Latina. Ancora un’aggressione tra le mura dei carceri della regione lazio . Si allunga la lista di episodi gravi che hanno come protagonisti i detenuti.

L’ultima vicenda si è verificata nel carcere CC di Latina , in data 27.08.2023 alle ore 13,00 circa, un detenuto egiziano per futili motivi aggrediva e minacciava il sovrintendente capo di polizia penitenziaria di sorveglianza generale con un punteruolo di 17 cm alla gola.

Successivamente si ripristinava l’ordine e la sicurezza dell’istituto messa a dura prova da una serie di episodi collegati. Interveniva sul posto la locale squadra di intervento la quale insieme al personale presente con professionalità ed abnegazione ed alto senso del dovere provvedeva a riportare tutto alla normalità.

La carenza nel lazio è di circa 836 unità di Polizia Penitenziaria – unità mancanti della Polizia Penitenziaria a Latina sono circa -40 unità ( tutti i ruoli) mentre il sovraffollamento del carcere di Latina è + 46 detenuti , 123 detenuti presenti su 77 posti disponibili –

Tali numeri fanno comprendere che è impossibile garantire i diritti al personale – quotidianamente violati basti pensare alle turnazionii effettuate dal personale di polizia penitenziaria oltre le sei ore previste- si va sulle 8 o anche 10 ore continuative in un piantonamento ospedaliero- piantonamento di otto ore a turno in ospedale al reparto SPDC di un internato che non sarà di semplice soluzione visto i lunghi tempi di attesa delle REMS. – poiché se non vi è un tangibile incremento di personale l’impatto lavorativo si aggraverà ulteriormente.

Questo episodio evidenzia in maniera chiara come a nulla siano valsi gli allarmi sulla necessità di rinforzare il contingente poiché si è impossibilitati a gestire senza un numero congruo di personale i detenuti facinorosi –

Occorre garantire e porre in sicurezza il personale di Polizia Penitenziaria dato che la responsabilità è in capo al datore di lavoro ed alla stessa amministrazione ed è bene ricordare che con tutto ciò non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità.

Per la Fns Cisl Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perchè il personale è stremato e così non si può continuare , servono ora come non mai solo atti concreti.