Latina – Asl, presentato il progetto “+Vita”

LATINA – 03 GIU – La Asl di Latina ha presentato il progetto +Vita. Si tratta di un modello di accompagnamento al percorso di cura per il paziente cronico, un accompagnamento cucito su misura a partire dai bisogni di cura indicati dal medico di medicina generale. In questo progetto il paziente sarà parte attiva, insieme alla Asl e al medico di base, nelle azioni volte alla sua cura, grazie ad una organizzazione preventiva di tutte le prestazioni.

     L’approccio di cura punta su quattro elementi: patto di cura, ovvero la collaborazione tra paziente, medico e Asl; la gestione attraverso il percorso diagnostico, con le cure al paziente attraverso un preciso piano di cura; l’integrazione ospedale-territorio, grazie agli UCP, ai distretti e alle cosiddette centrali di continuità, permetterà attraverso le figure infermieristiche di prendere in carico il paziente valutando caso per caso; in ultimo l’utilizzo della tecnologia: la possibilità di essere aggiornati costantemente sull’andamento del percorso di cura, mettendo in contatto medici e famiglie del paziente.

     Il progetto seguirà tre step. Il primo è quello della fase sperimentale, partita in questi giorni. Riguarderà i malati di diabete mellito e bronco pneumopatia, per i quali saranno coinvolti 6 UCP, uno a Latina, uno a Cori e tre a Minturno, oltre ai medici di base di Ponza e Ventotene. Ci saranno due centrali di continuità, con infermieri dedicati, nei poliambulatori di Latina ed Aprilia, oltre quattro postazioni di Telemedicina a Cori, Minturno, Ponza e Ventotene.

     Poi da ottobre partirà l’estensione: il servizio coinvolgerà anche i malati di scompenso cardiaco, verranno integrati nuovi presidi con l’ampliamento dei medici coinvolti, oltre a promuovere il progetto grazie ad un tour che si svolgerà in provincia. L’estensione verrà completata con l’arrivo del nuovo anno. Un progetto rivoluzionario che secondo la Asl porterà benefici non solo ai cittadini/pazienti, ma anche a tutto il sistema sanitario territoriale, con la Asl che sarà in grado di conoscere il bisogno di cura della propria popolazione.