Latina – Associazioni contro Acqualatina scrivono a Ministri e Presidenti: “Bloccate i 150 milioni di finanziamento”

LATINA – 27 NOV –  Troppi i disservizi di Acqualatina nella gestione della risorsa idrica nel territorio pontino secondo numerose associazioni della provincia che scrivono a Ministri, presidenti e direttori per bloccare la richiesta di   finanziamento pari a  150 milioni di  euro   inoltrata al Governo e alla Regione dalla società Acqualatina S.p.A., gestore del servizio idrico integrato dell’ATO4 della Regione Lazio.

Per questo   5 i comitati dei cittadini da anni impegnati nella lotta per il diritto all’acqua hanno sottoscritto una lettera di denuncia, indirizzata al Ministro dell’ambiente, al ministro della salute, al Presidente della Regione, all’assessore regionale ai lavori pubblici, a presidente e ad di Acqualatina, al presidente della provincia di Latina, alla procura di Cassino, al collegio sindacale, al garante regionale del servizio idrico integrato, al prefetto di Latina,  all’arcivescovo di Gaeta e ai sindaci ricadenti nella gestione dell’autorità d’ambito.  Nella missiva i 5 comitati  rimarcano e denunciano le inadempienze e le pretese del Gestore nel chiedere ulteriori finanziamenti pubblici e aumenti tariffari a fronte di una sempre più carente gestione della rete e delle sorgenti.

Associazione Cittadini per la Tutela dei Beni Comuni di Formia, Associazione Comunità del Lazio Meridionale e delle Isole Pontine, Associazione Pendolari Stazione di Minturno Scauri, Coordinamento Acqua Sud Pontino, Comitati Acqua Pubblica Nord della Provincia di Latina: i 5 comitati fanno presente che la dispersione idrica è giunta al 72% nel 2018 e inoltre sono stati immessi negli acquedotti 134 milioni e mezzo di metri cubi di acqua potabile e ne sono stati fatturati solo 35 milioni, su dati  Acqualatina.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso secondo le associazioni è quanto accaduto di recente, durante il mese di novembre, quando  i cittadini del Sud Pontino hanno subito una quasi totale assenza di acqua potabile, un problema correlato alla forte ondata di   maltempo che – ritengono i comitati – ha indebolito una rete idrica    già fortemente compromessa.