Latina – Donna massacrata di botte muore in ospedale, arrestato il genero

L’ha riempita di botte fino a farla cadere a terra, facendole sbattere violentemente la testa e provocandole quindi ferite che non le hanno lasciato scampo. Questa la ricostruzione della polizia che ha accusato di omicidio un 44enne di origini siciliane, arrestato nella serata di venerdì a Latina. La vittima, sua suocera, è morta all’ospedale Santa Maria Goretti. Le indagini sono affidate agli agenti della Squadra Mobile che sono giunti sul posto, in una abitazione nella periferia di Latina, dopo l’allarme lanciato dalla figlia della vittima.

     La donna infatti, nel tardo pomeriggio di venerdì, era passata a trovare la madre ed una volta entrata l’aveva trovata riversa a terra, agonizzante e con chiari segni di lesioni subite. Nella stessa casa aveva trovato il suo compagno che, dicono gli agenti, non ha saputo riferire alla donna le cause che avevano portato al ferimento dell’anziana. In pochi minuti sono arrivati sul posto i sanitari del 118 e gli agenti della Questura.

     La donna è stata sottoposta ad un intervento chirurgico con l’obiettivo di ridurre un vasto ematoma cerebrale, ma ogni tentativo di salvarla è stato vano. La morte è sopraggiunta nella tarda serata. I poliziotti intanto hanno iniziato subito le loro indagini, cercando di acquisire elementi utili a ricostruire i fatti. Nel bel mezzo delle domande però c’è stata la reazione agitata del genero della vittima che, peraltro ha rifiutato di indossare la mascherina ed è stato quindi portato in Questura, a causa della resistenza opposta.          

Gli agenti del dottor Pontecorvo, dopo le prime indagini, hanno ricostruito che il 44enne, già noto agli uffici giudiziari, per motivi non chiari ha riempito di botte l’anziana fino a lasciarla cadere a terra, causando quindi le ferite mortali. L’uomo che era indagato per lesioni gravissime, dovrà ora rispondere di omicidio. Le indagini in ogni caso proseguono per ricostruire l’intera vicenda, ma per l’uomo si sono aperte le porte del carcere.