In occasione delle celebrazioni della Festa del Lavoro, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato questa mattina a Latina dove ha visitato la BSP Pharmaceuticals, azienda leader nella fornitura di servizi all’industria farmaceutica focalizzata nell’oncologia innovativa e nella produzione di nuovi biofarmaci per l’immunoterapia.
Nel corso della visita allo stabilimento il Presidente, accolto dai bambini delle scuole di Latina, ha incontrato i vertici aziendali e i dipendenti.
Il Capo dello Stato è, quindi, intervenuto alla cerimonia organizzata per la celebrazione della Festa del Lavoro, che si è svolta nell’Auditorium dell’azienda.
Dopo il saluto di Aldo Braca, Presidente e AD della BSP Pharmaceuticals, hanno preso la parola Giuseppe Biazzo, Presidente Unindustria; Nazareno Mancini, rappresentante dei lavoratori della BSP Pharmaceuticals; Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella che ha detto: “Quella delle morti del lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. E’ evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori”, ha sottolineato il capo dello Stato.
Sulla questione Dazi queste le parole di Mattarella a Latina: “Su altro versante si affacciano nuovi rischi, derivanti dalle prospettive di ampio ricorso ai dazi, antica forma di prove di forza, che possono ostacolare il diritto all’accesso alle cure, alla salute, per ogni popolo del mondo, specialmente i più poveri e fragili. Prospettive che, inoltre, producono effetti negativi sull’economia globale. Effetti che possono interpellare anche il nostro Paese”.

A proposito di salari è arrivato chiaro il monito del presidente della Repubblica: “Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso. Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia. Tra due giorni celebreremo la data simbolo del 1° maggio: la festa del lavoro. Un lavoro che non può consegnare alla morte, ma sia indice di sviluppo, motore di progresso, sia strumento per realizzarsi come persona”.
Da ultimo poi Mattarella cita anche Papa Francesco: “Il carattere della nostra società è a misura della dignità della persona che lavora, anche per rispettare l’articolo 36 della nostra Costituzione. “Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano” ci ha ricordato Papa Francesco nella benedizione pasquale, il suo ultimo messaggio”.