Rubate le mani, simbolo del lavoro dei braccianti sfruttati, sul monumento a loro dedicato a Latina. A denunciarlo Marco Omizzolo, sociologo e ricercatore Eurispes, impegnato da tempo nella lotta contro lo sfruttamento lavorativo nel sud Lazio. “Qualcuno ha deciso di vandalizzare la statua in memoria delle lotte dei braccianti stessi per la legalità e la giustizia che avevamo inaugurato a Latina, zona autolinee, pochi anni fa con le autorità locali, nazionali ed europee”. Omizzolo ha definito questo atto come un segnale inquietante, sottolineando come questo sia significativo di un certo clima diffuso contro chi cerca di affermare i diritti dove questi invece vengono sistematicamente violati. “Tutto peraltro rischiava di restare in silenzio – sottolinea ancora Omizzolo – se non ci fossero stati alcuni amici che se ne sono accorti casualmente”. L’opera era del noto scultore Dante Mortet. “Siamo certi – conclude Omizzolo – del massimo impegno delle autorità nell’accertate le responsabilità del gesto come anche del nostro impegno che continuerà ora con maggiore determinazione di prima”.