L’obiettivo che muove la Regione Lazio è duplice: da una parte dare una mano ai comuni supportandoli nella spesa sostenuta nella gestione di asili nido e materne, dall’altra tendere una mano alle famiglie abbassando la retta a loro carico. Per questo la giunta ha stanziato oltre 24 milioni di euro per il sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni per gli anni educativi 2021/2022 e 2022/2023.
A darne notizia è l’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP Alessandra Troncarelli che evidenzia come questo sia il modo migliore per ribadire, concretamente , l’impegno accanto alle famiglie del Lazio, favorendo l’abbattimento delle rette per assicurare ai più piccoli percorsi di formazione di qualità, volti anche alla socializzazione e all’inclusione, aiutando al contempo i genitori a mantenere i propri impegni quotidiani lavorativi e personali, favorendo la conciliazione dei tempi vita-lavoro”.
Contemporaneamente la Regione punta ad una didattica sempre più qualificata e pronta a nuove sfide attraverso la formazione continua per il personale educativo degli asili nido pubblici e privati convenzionati, prevedendo, ove possibile, anche il coinvolgimento degli insegnanti delle scuole dell’infanzia pubbliche e private parificate, in un’ottica di integrazione e continuità educativa 0-6 anni affinchè i bambini e le bambine diventino così destinatari di percorsi didattici e relazionali sempre aggiornati e al passo con i tempi”.
Attenzione poi alla riqualificazione sia degli edifici di proprietà pubblica destinati ai servizi di scuola dell’infanzia e asili nido sia degli stabili di proprietà pubblica, già esistenti e sottoutilizzati, per costituire poli per l’infanzia.
Le suddette risorse saranno ripartite tra tutti i Comuni del Lazio che, avendo fatto domanda, sono stati ammessi al contributo regionale.