Lazio – Addio alle Comunità Montane, il commento di Achille Bellucci

ROMA – 21 GIU – Addio alle comunità Montane: arriva il commento di Achille Bellucci, presidente Uncem:

“La Giunta Regionale del Lazio ha proceduto oggi a deliberare la nomina dei Commissari liquidatori delle Comunità Montane. Si apre, dunque, la fase operativa della trasformazione di questi Enti. L’Uncem Lazio, che mi onoro di rappresentare, si è battuta per ottenere che questa fase di trasformazione fosse gestita direttamente dal personale in essere, sia amministrativo che politico e dunque competente a non interrompere anche nella fase di trasformazione, l’opera ordinaria degli enti montani, e soprattutto capace di cogliere il meglio della lunga esperienza messa in campo a tutela e valorizzazione della nostra montanità. Notoriamente la nostra organizzazione si batte per la salvaguardia dei centri montani e lo sviluppo della loro vita socioeconomica, che non può essere interrotta o svalutata. Della delibera di Giunta della Regione Lazio, dunque, ringrazio il presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti, il Presidente del Consiglio Mauro Buschini e l’Assessore alle Politiche sociali ed EE LL, Alessandra Troncarelli, per aver preso in considerazione le nostre proposte, nelle more di questo delicato passaggio. Il Presidente della Regione ha infatti deliberato (ai sensi dell’articolo 3, comma 127, della legge regionale 17/2016) di procedere direttamente, con proprio decreto, alla nomina dei commissari straordinari liquidatori e dei sub commissari delle ventidue Comunità Montane, individuandoli, rispettivamente in via prioritaria, tra i Presidenti e i vice Presidenti o, in mancanza di questi, tra gli ultimi, assessori anziani, delle medesime comunità. Siamo noi come UNCEM LAZIO oggi in Italia, un vero e proprio laboratorio di innovazione istituzionale, che coordineremo con decisione e lungimiranza, a stretto contatto con la Commissione Regionale Enti Locali, nel mezzo del superamento dell’obbligo associativo, delle modifiche alla legge Delrio e del  conseguente riordino delle Province e in generale della riconsiderazione di un ente intermedio necessario tra Regioni e Comuni. Ebbene La nostra organizzazione continuerà l’opera di controllo e soprattutto di proposta per il rilancio dei territori montani, proprio nel contesto di un ruolo intermedio che la montanità, in forza dell’art-44 della Costituzione, gli attribuisce.”