Lazio – Attività motoria, la fase due nella regione parte il 6. Polemiche

La fase due partirà nel Lazio con ulteriori limitazioni: sono quelle disposte dall’ordinanza regionale emanata sabato sera e che hanno già suscitato accese discussioni. La novità principale riguarda l’attività sportiva: le nuove regole infatti nella nostra regione entreranno in vigore dal sei maggio e non dal 4, e saranno limitate in ambito provinciale, e non regionale. Due giorni in più di limitazioni quindi, senza potersi allontanare da casa per esempio se si vuole fare attività motoria all’aperto.

L’ordinanza specifica che dal sei, e quindi non dal 4, è consentito: l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP).

Consentita l’attività motoria o sportiva all’aperto in forma individuale, concesso l’accompagnatore per i minori e per le persone non completamente autosufficienti. Ma per queste attività lo spostamento individuale è consentito solo in ambito provinciale. Unica deroga ai pescatori: loro possono spostarsi per raggiungere il litorale.

Una misura che ha già suscitato un vespaio di polemiche: innanzitutto sulla data di partenza. In molti si chiedono il perché di questi ulteriori due giorni di limitazioni. E poi perché i confini provinciali? Gli amanti del trekking di Roma, per esempio, si stanno facendo sentire. Per loro le montagne più vicine sono in provincia di Rieti o di Frosinone, e questo limite provinciale di fatto li blocca.

Entro il 5 maggio gli enti gestori delle strutture sportive consentite, per esempio quelle in cui gli atleti del Coni possono allenarsi, devono predisporre il protocollo delle misure di sicurezza da adottare.

Al mercato ortofrutticolo di Fondi restano alcune misure:          rilevazione della temperatura agli ingressi; obbligo di utilizzo di guanti e mascherine per gli addetti; chiusura settimanale di una giornata per effettuare sanificazione.

 L’ordinanza riguarda poi lo svolgimento delle attività sociali e socio-sanitarie per persone con disabilità: la loro riattivazione  è subordinata all’adozione del Piano regionale territoriale ed alla comunicazione attestante l’adozione di tutte le misure di prevenzione.

Per gli stabilimenti balneari l’accesso alle strutture e agli spazi aziendali è consentito esclusivamente al personale impegnato in attività di manutenzione, vigilanza, pulizia. consentita la consegna di magazzino nella cantieristica navale, e lo spostamento nel territorio regionale per la manutenzione o la  riparazione dei natanti, solo una volta al giorno.

Consentite le attività dei restauratori, degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, purché il servizio venga svolto per appuntamento, senza il contatto diretto tra le persone; e quelle            l’attività di allevamento e di addestramento di animali.

Tutto ovviamente nel rispetto delle misure anticovid.