Lazio – CNR, andamento covid: a Viterbo il peggio è passato. Roma è nel clou. Frosinone, Latina, Rieti tengono

D’Amato lo aveva detto sette giorni fa. L’assessore alla sanità del Lazio aveva preannunciato  il picco pandemico a fine mese.  E le sue previsioni sono confermate dalle stime del Cnr.

 Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche l’epidemia   segue andamenti diversi nelle 107 province italiane, 7 delle quali sono al picco e 28 lo hanno già raggiunto, mentre in 40 si registra una crescita frenata

Tra le sette che stanno vivendo in questi giorni il climax, il punto più alto della quarta ondata, c’è Roma che secondo il cnr si sta trovando proprio in questi giorni a dover affrontare il momento più difficile dal punto di vista dei contagi.

Chi può tirare un sospiro di sollievo è Viterbo che il suo periodo difficile – secondo il cnr – se lo è già lasciato alle spalle.

Le altre tre province del Lazio Frosinone, Latina, Rieti  sono in crescita frenata. Cosa significa? Vuol dire che i dati sono in aumento  ma secondo calcoli e prospetti già noti.

Situazione ben diversa dunque rispetto a quei territori dove la crescita viene definita in brusco aumento, secondo cioè parametri esponenziali fuori range che, quindi, destano preoccupazione perchè potrebbero sfuggire dal controllo.E’ questo ad esempio il caso di Napoli e Avellino, insieme ad  altre 17 province in Italia.

 E’ questo il quadro che emerge  dalle analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M.Piconè, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), basate sulle differenze settimanali della curva dell’incidenza dei positivi totali. E’ questo uno dei metodi usati per giocare d’anticipo e irrobustire la rete sanitaria in quei territori che – secondo i calcoli matematici – saranno bersaglio in un preciso arco temporale.